Prosegue la lotta alla Peste suina africana in Sardegna. Sieropositivi il 5,6percento dei campioni raccolti sui 111 maiali abbattuti sabato a Villagrande Strisaili e Talana
NUORO - Sono risultati sieropositivi il 5,6percento dei campioni raccolti sui 111 suini allo stato brado illegale, abbattuti sabato nelle campagne di Villagrande Strisaili e di Talana durante un'operazione di depopolamento di maiali irregolari, di ignota proprietà e senza controlli sanitari, portata avanti dall’Unità di progetto per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna. I dati sono stati comunicati all’Udp dall’Istituto zooprofilattico sperimentale, che ha eseguito le analisi di laboratorio.
Si tratta del dato più basso riscontrato in queste ultime settimane fra i suini irregolari depopolati, dove la forbice di sieropositività oscillava invece tra il 71.6 ed il 100percento dei campioni. «Che la sieropositività riscontrata sia più bassa, ma sempre presente, rispetto agli animali bradi fin qui testati – hanno spiegato dall’Izs –, è probabilmente riconducibile al fatto che i suini depopolati facevano parte di branchi isolati. Il riscontro di capi sieropositivi alla malattia conferma tuttavia l’elevatissimo rischio di Psa presente in quelle zone».
L’Izs ha poi precisato, che «se questi gruppi di animali fossero stati tenuti in allevamenti registrati, recintati e sottoposto a regolari controlli sanitari, sarebbero in larga parte ancora in vita. La loro situazione di illegalità ha impedito un adeguato monitoraggio e imposto invece un tipo di intervento dettato dalla normativa vigente in materia di sanità animale e di eradicazione della Psa».
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