In programma questa sera, all´interno del progetto “Così diverse, così uguali”, lo spettacolo proposto da noiDonne 2005, in collaborazione con la Polifonica Santa Cecilia e con l´Ensemble Laborintus, nella Basilica del Sacro Cuore
SASSARI – Oggi (giovedì), alle 20.30, nella Basilica del Sacro Cuore di Sassari, all'interno del progetto “Così diverse, così uguali”, noiDonne 2005, in collaborazione con la Polifonica Santa Cecilia e con l'Ensemble Laborintus, propone “La buona novella” di Fabrizio De André, con ingresso libero. Con questo concerto, si chiude un anno intenso di attività, spesso in rete con altre associazioni, e si apre la finestra su quello nuovo.
“Il 2018 – spiegano le attiviste - sarà dedicato all'intreccio delle differenze femminili, ai fili che annodano le nostre vite. Punto di partenza in questo percorso è Maria, donna e madre. Ma non manca il riferimento alla cara Maria Lai e alla sua arte. Eredità del materno, talento e creatività delle donne saranno i temi che svilupperemo insieme”. Il progetto ha il sostegno della Fondazione di Sardegna ed il patrocinio del Comune di Sassari. La buona novella è l’album che De André ha concepito negli anni seguiti al tumultuoso periodo del Sessantotto. Con il filtro degli anni appare nella sua interezza un’opera di grande poesia e di intima spiritualità, rivoluzionaria quanto religiosa.
La Polifonica Santa Cecilia e l'Ensemble Laborintus rendono omaggio a questo lavoro e si uniscono alla cifra interpretativa della voce solista maschile di Carlo Doneddu, uno dei più interessanti cantautori sardi della nuova generazione. Gli arrangiamenti di Gabriele Verdinelli sono integrati dalle letture di alcuni passi tratti dai Vangeli apocrifi (che ispirarono la scrittura delle canzoni) dell’attrice Maria Antonietta Azzu. I musicisti che accompagnano coro e voci sono Alessio Ferreri (tastiere), Andrea Lubino (batteria e percussioni), Antonio Pitzoi (chitarre), Lorenzo Sabattini (basso), Graziano Solinas (fisarmonica) ed Angelo Vargiu (clarinetto). La direzione è affidata a Matteo Taras.
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