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Red 13 dicembre 2017
Indagato il Comandante di Arzachena
Obbligo di firma all´Ufficiale che rivestiva l’incarico dal giugno del 2015. Il funzionario risulta gravemente indiziato per il reato di truffa aggravata e continuata ai danni del Comune, nonché per varie ipotesi di reato tra cui l’abuso di atti d’ufficio, il peculato e l’omessa denuncia. la nota delle Fiamme Gialle


ARZACHENA - I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sassari, in data odierna, hanno concluso un’operazione nel settore del contrasto dei reati contro la Pubblica Amministrazione che ha visto coinvolto il Comandante della Polizia Locale dell’importante Comune di Arzachena. In particolare, questa mattina (mercoledì), le fiamme gialle di Olbia, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Dott. Gianluigi Dettori, hanno proceduto alla notifica dell’obbligo di firma all'Ufficiale, che rivestiva l’incarico dal giugno del 2015. Tale provvedimento, a firma del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Tempio Pausania, Dott. Grotteria, è stato emesso a seguito della disamina del quadro probatorio emerso nel corso di una articolata indagine tesa ad accertare violazioni e condotte poste in essere dall’indagato. Il funzionario, infatti, risulta gravemente indiziato per il reato di truffa aggravata e continuata ai danni del Comune, nonché per varie ipotesi di reato tra cui l’abuso di atti d’ufficio, il peculato e l’omessa denuncia.

Il Comandante, secondo quanto riportato dalla nota, avvenuta anche mediante l’installazione di telecamere e dispositivi GPS sulle autovetture in suo uso, era solito assentarsi numerose ore al giorno dall’ufficio per motivi privati di varia natura, in molte occasioni anche fuori dal Comune di Arzachena, sempre avendo cura di utilizzare il dispositivo marca-tempo in orari in cui non vi era la presenza dei propri collaboratori cosi che nessuno potesse rilevare eventuali irregolarità. In alcune occasioni, prevalentemente nei giorni festivi, l’indagato, dopo aver attestato la propria presenza in servizio, lasciava subito il Comando per raggiungere, in tenuta balneare, le rinomate località turistiche della Costa Smeralda. L’articolata attività investigativa, supportata dall’utilizzo di intercettazioni telefoniche ed ambientali, ha altresì consentito di rilevare altre condotte illecite poste in essere dal funzionario pubblico nell’espletamento delle proprie funzioni. I finanzieri olbiesi hanno così documentato l’impiego illecito dei mezzi del Comando della Polizia Locale, utilizzati per fini privati, anche mediante la redazione ed attestazione di falsi ordini di missione, ipotesi per la quale è stato tra l’altro denunciato un dirigente del medesimo ente.

Inoltre, l’indagato, in occasione di banchetti nuziali, non avrebbe esitato ad impiegare i mezzi e il personale da lui dipendenti per la gestione della viabilità sulla strada adiacente al parcheggio privato di un noto ristorante di Baia Sardinia, ristorante dove peraltro era solito recarsi a pranzo. Infine, si sarebbe anche spinto ad omettere la denuncia all’Autorità Giudiziaria di due dipendenti, anch’essi indagati per il reato di abuso di ufficio, i quali, dopo aver fermato un’autovettura e dopo aver constatato che la stessa risultava priva di copertura assicurativa, si sarebbero limitati ad invitare il conducente ad allontanarsi dalla circoscrizione di competenza, senza redigere alcun verbale. Oltre a ciò, il Comandante avrebbe gestito direttamente anche alcuni appalti sui quali però sono in corso ulteriori indagini. Anche questa indagine evidenzia come la tutela delle risorse finanziarie dello Stato e della Comunità Europea è un compito prioritario della Guardia di Finanza che, in qualità di Polizia Economico Finanziaria, svolge controlli non solo sulle entrate ma anche sulla spesa pubblica nonché sui principi costituzionalmente tutelati di imparzialità, trasparenza e buon andamento della Pubblica Amministrazione.
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