La presa d´atto del Piano di Assetto Idrogeologico, oltre che essere un atto dovuto al fine di programmare e progettare tutte le eventuali opere di mitigazione realizzabili, fotografa la reale situazione idraulica del territorio. Ma non mancano le voci contrarie, come quella dell´ex consigliere Pietro Bernardi
ALGHERO - «Oggi si è perpetrata la definitiva condanna a morte di 800 ettari, più considerando le zone di rispetto 50 mt su tutto il perimetro, per altri circa 120 ettari, fa un totale di oltre 920 ettari. Tutti coltivati in maniera intensiva e costante con vigneti Olivetti, ortive, con un gran numero di aziende facenti parti delle aziende certificate dal parco». Non mancano le voci contrarie ad Alghero, come quella dell'ex consigliere comunale Pietro Bernardi (
nella foto).
La presa d'atto del Piano di Assetto Idrogeologico, oltre che essere un atto dovuto al fine di programmare e progettare tutte le eventuali opere di mitigazione realizzabili, fotografa la reale situazione idraulica del territorio. Nei territori interessati da potenziali rischi idrogeologici (come nel caso del rio Orune per le borgate), si potrà continuare a praticare agricoltura come avviene oggi. I vincoli edificatori non cambiano, essendo quelle zone già individuate come "a rischio" da tempo e abbondantemente vincolate.
Per Bernardi però, il problema starebbe nel piano: «Si e promesso che verranno fatte delle opere di mitigazione del rischio ma continuano a non capire che se gli studi li fanno in maniera adeguata tali rischi quasi non esistono. Abbiamo fatto notare che ci sono errori cartografici, errori nelle rilevazioni dei sottopassi, errori nei disegni presentati, errori nel dimensionamento dei bacini idrografici ma niente sono andati avanti». All'ex Consigliere gli aveva risposto a distanza proprio l'assessore Alessandro Balzani in Aula, che dopo aver presentato lo stimato professionista che ha redatto lo studio (ing. Cambula) rivolgendosi a tutti i residenti e agricoltori dell'agro ha assicurato loro che «qualsiasi dubbio, incertezza o eventuale errore (fino ad ora inesistente) sarebbe stato immediatamente aggiornato in cartografia».