Sabato, le Segreterie territoriali e le Rsu dell’Ispettorato del lavoro di Sassari, il personale dell’Ispettorato del lavoro di Sassari, contestualmente a tutti gli Ispettorati d’Italia, ha effettuato un sit-in di protesta davanti alla Prefettura di Sassari
SASSARI - Sabato, le Segreterie territoriali e le Rsu
dell’Ispettorato del lavoro di Sassari (nell’ambito dello stato di agitazione nazionale di tutti i dipendenti del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e delle sue due agenzie Anpal ed Inl), il personale dell’Ispettorato del lavoro di Sassari, contestualmente a tutti gli Ispettorati d’Italia, ha effettuato un sit-in di protesta davanti alla Prefettura di Sassari. Una delegazione delle Organizzazioni sindacali e Rsu, con i lavoratori, è stata ricevuta dal capo di Gabinetto, alla quale è stato consegnato un comunicato sindacale nazionale a sigle unitarie contenente le motivazioni della protesta.
La viceprefetto ha preso l’impegno di trasmettere la comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei ministri. In concreto, anche in virtù dei pesanti tagli effettuati, i lavoratori rivendicano le risorse strumentali ed economiche che gli spettano di diritto per assicurare l’espletamento delle loro funzioni istituzionali.
La vertenza dei lavoratori nasce da una riforma dei servizi ispettivi, legali e dei provvedimenti amministrativi “a costo zero, che ha tutto il sapore della farsa e che, a fronte di un incremento delle competenze e delle responsabilità dei lavoratori, ha in concreto depotenziato l’azione ispettiva, amministrativa e di rappresentanza in giudizio con il pericolo concreto e attuale di lasciare privi di tutela i lavoratori e tutti gli operatori del mondo del lavoro, in settori nevralgici ed estremamente delicati quali la lotta al caporalato, al lavoro nero, nell’azione giudiziaria degli uffici legali e in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro nel settore edile dove è in crescita il numero degli infortuni anche mortale”, concludono i rappresentanti sindacali.
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