Non solo centro per la Riabilitazione traumatologica e polo d´eccellenza per l´Oculistica. Le parole del direttore sanitario dell´Ats Francesco Enrichens. Smentita ogni ipotesi di chiusura dell´ospedale
ALGHERO - «Chi dice che si chiude o si vende non sa leggere la realtà». E' un Francesco Enrichens deciso quello che interviene senza mezzi termini nella
querelle sull'Ospedale Marino di Alghero. Il direttore sanitario dell'
Ats si è espresso durante la riunione negli uffici comunali di Piazza Porta Terra, spiegando come la data del primo settembre non sia una fredda dead-line, ma «il punto fermo dell'inizio di un processo». E su questo ha incassato il parere favorevole di tutti i
primari algheresi in occasione dela faccia a faccia svoltosi nei giorni scorsi [
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«Questa può essere l'opportunità anche per vedere di perseguire l'obiettivo inderogabile e incrollabile dell'unitarietà di trattamento del malato critico nell'ambito di tutte le specialità e di tutte le risorse disponibili», prosegue Enrichens che, sottolineando come abbia riscontrato “una serie di situazioni in deroga”, ha annunciato l'avvio di un bando extraregionale per quaranta anestesisti. E gli obiettivi sono tanti. «Guardiamo avanti e mettiamo l'Ospedale Civile in condizioni di poter mantenere in tute le discipline i volumi e gli esiti necessari per poter dare un'adeguata risposta alla popolazione di quest'area, e magari attirarne anche da fuori, e non far in modo che la gente vada altrove, scendiamo di volumi, scendiamo di esiti e il Ministero ci dice di chiudere. Stiamo tutti remando in questa direzione», chiarisce.
E la sua visione è chiara anche per quanto riguarda il
Marino. «Questo è il posto ideale per far venire da tutto il mondo la gente deve risolversi i problemi dopo che a mal di schiena, che deve risolversi i problemi della riabilitazione. Questo è il posto ideale per fare della chirurgia di elezione, di
day surgery», ha dichiarato il direttore sanitario dell'
Ats, che ha proseguito: «Proprio nella realtà di Alghero, abbiamo fatto un lavoro a difesa rispetto a quello che potevano essere degli orientamenti non dico penalizzati, ma comunque abbastanza borderline rispetto a quello che è il ragionamento del
Dm70 e quant'altro. A noi interessa non ogni singolo passo di un'operazione, ma il risultato in termini di salute dei pazienti», conclude Enrichens.
Nella foto: un momento della riunione svoltasi nei giorni scorsi ad Alghero