«Dal Consiglio delle autonomie, auspichiamo un richiamo per salvaguardare i presidi ospedalieri sui territori», dichiara il consigliere regionale di Forza Italia
CAGLIARI - La tabella di marcia verso l’approvazione della rete ospedaliera passa per il via libera del Consiglio delle autonomie locali. «Un percorso che sarà pieno di ostacoli». E’ l’auspicio del consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco, che ha già votato contro il testo approvato dalla Maggioranza in Commissione Salute. «Una contrarietà dettata dal fatto che la riforma licenziata dal Centrosinistra – spiega – non risponde nel modo più assoluto alle esigenze dei territori. A pagare il conto saranno soprattutto le realtà più marginali, con il ridimensionamento delle specialità e la sforbiciata netta ad alcuni presidi ospedalieri».
Dal San Camillo di Sorgono al San Marcellino di Muravera, fino ad arrivare al Paolo Merlo de La Maddalena: «La riduzione delle specialità metterà a rischio la platea dei pazienti e costringerà alla cancellazione dei servizi – attacca Tocco – Mi auguro che il Consiglio delle Autonomie locali possa tenere conto delle istanze dei territori, che si vedono spogliati di alcuni reparti nei piccoli presidi, per arrivare ad una profonda revisione della riforma». Troppi interrogativi, dunque. C’è poi il nodo legato all’emergenza urgenza, senza una vera e propria articolazione territoriale.
«Una beffa per le aree svantaggiate – conclude Tocco – Senza dimenticare che gli ultimi atti aziendali della sanità cagliaritana si pongono in contrasto con il disegno proposto dalla giunta. Si tratta di problemi da risolvere per la salvaguardia dei servizi negli ospedali isolani. C’è poi la scelta assurda sull’accorpamento della medicina dello sport con il segmento della medicina legale, mentre sarebbe auspicabile una struttura di prevenzione con un presidio autonomo per i controlli degli sportivi».
Nella foto: il consigliere regionale Edoardo Tocco
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