Spettacolo con i volti di Shakespeare firmati Alessandro Sanna Ad aprire il terzo appuntamento dell’Editoria sarda ad Alghero è stato il libro di poesie di Daniele Mancini, ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede. Presentati anche i libri di Eugenia Da Bove e Silvia Serafi
ALGHERO – La presenza dell’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede Daniele Mancini ha aperto il terzo appuntamento a Lo Quarter del Llibre. Nella serata organizzata dall’Aes, il diplomatico ha presentato il suo ultimo libro di poesie, “Il vuoto è pieno di vita”, edito da Nemapress. Numerosissimi i temi trattati nel vivace dialogo con Neria De Giovanni, alternato alle letture di Enrico Fauro ed Anna Rita De Luca: da Gilgamesh all’uomo macchina, per passare alle argomentazioni etiche del presente e del futuro del mondo, e quindi invitare al rispetto delle diversità dei popoli, dei generi e delle classi sociali. Filo conduttore l’amore, definito come “una condizione dell’uomo, non brevettabile”. Per la declinazione dei temi al femminile in chiave contemporanea, è stata ancora una volta protagonista la poesia, con i versi di Eugenia Da Bove, giornalista e fotografa, che ha presentato il suo “Because the light”, un ebook edito da AM&D, ideale da leggere nei lunghi pomeriggi d’estate.
La sua scrittura nitida, attenta a stati d’animo e sensazioni, rappresenta un’esperienza sensoriale che fonde le parole con i “paesaggi sognanti” dipinti da Renato Fancellu e con la potente serie fotografica “Nocturnal Walks” di Mario Pischedda, due artisti straordinari conosciuti anche all’estero. Nel volume è presente anche una colonna sonora attivabile con un click. Durante le letture, è stato evidenziato il tema della luce e dell’illuminazione, che è un po’ il paradigma del libro. La musica e la cultura americana sono state certamente ispiratrici della poetessa, come si intuisce dal titolo, che fa un po’ il verso a “Because the night” di Patti Smith. Atmosfere quasi da film di Hitchcock sono state evocate in “Peccato che sia giorno”, la prima monografia di Silvia Serafi, edita dalla Cuec, che in una scrittura fresca e frizzante propone dodici racconti caratterizzati da un’esposizione gradevole ed una trama complessa, capace di tenere alta l’attenzione del lettore fino all’ultimo, per sbalordirlo con un effetto sorpresa.
I protagonisti di quest’opera (presentata nell’ambito di valorizzazione di giovani autrici sarde) sono talvolta persone comuni proiettate in situazioni paradossali, quasi oniriche, ma ci si trova anche di fronte a circostanze al limite, come relazioni incestuose, madri oppressive e serial killer. L’autrice ha dimostrato di avere anche una certa verve teatrale, esibendosi in appassionanti letture in compagnia di Massimo Steri, per poi rispondere alle domande del giornalista Salvatore Taras. Un pubblico numeroso ha assistito alla performance dello straordinario disegnatore Alessandro Sanna, che ha presentato in modo originale il suo libro “Essere o non essere Shakespeare”. Un volume da lui stesso definito come «un lungo e ossessivo tentativo di riportare un volto che non c’è. Quello di Shakespeare». L’iniziativa è scaturita dalla collaborazione tra il festival “Dall’altra parte del mare” e “Lo Quarter del Llibre”. Accompagnato dalle note del violino di Sonia Peana e dall’arpa di Lucia Careddu, con le letture di Alessandro Pala, Sanna ha mostrato come nascono i ritratti presenti nel suo volume, utilizzando tecniche come acquarello, china e di improvvisazioni con l’utilizzo di timbri. Il tutto è stato proiettato in diretta su un maxischermo. Il lavoro vuole far ragionare sull’apparenza del volto, sull’idea del ritrarsi e farsi ritrarre. «Per realizzare queste opere – ha affermato l’artista – utilizzo una parte di me che non è certo quella della ragione».
Nella foto: un momento dell'incontro
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