Cinque falegnami specializzati, un operaio comune e due educatori ambientali: l’Ente Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena continua ad assumere nuovo personale per cercare di rendere sempre più efficienti i servizi offerti ai numerosi ospiti dell’Arcipelago
LA MADDALENA - Cinque falegnami specializzati, un operaio comune e due educatori ambientali: l’Ente Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena continua ad assumere nuovo personale per cercare di rendere sempre più efficienti i servizi offerti ai numerosi ospiti dell’Arcipelago. La squadra di falegnami ed operai, selezionata tramite l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro, sarà a disposizione degli Uffici dell’Ente, per cominciare, per nove mesi: periodo in cui le attività da portare avanti saranno numerose per rendere sempre più fruibili le isole dell’Arcipelago: si partirà dal ripristino del sentiero di Budelli, la pulizia dei sentieri di Caprera, la manutenzione dei cartelli informativi e delle passerelle dislocate nella spiagge di Bassa Trinita, Relitto, Cala Andreani e Cala Corsara a Spargi.
Gli educatori ambientali, invece, dalle prossime settimane garantiranno, insieme ai volontari che gestiscono i Musei del Centro di educazione ambientale dell’isola di Caprera, l’apertura dalle ore 9 alle 20 del Museo Geomineralogico naturalistico e del Museo del mare e delle Tradizioni marinaresche. Il lavoro si incentrerà sullo svolgimento di attività di educazione ambientale, finalizzate alla divulgazione delle nozioni di tutela ambientale e delle informazioni sulla mineralogia e geologia tipica del territorio, nonché sulle tradizioni locali e marinaresche.
«La volontà di dotarci di personale qualificato, è basilare per la tutela dell’Arcipelago. Una squadra di personale competente può fare la differenza nella realizzazione dei progetti in essere – spiega il commissario Leonardo Deri – E’ un percorso, quello che stiamo attuando, che va dalla protezione con gesti concreti alla sensibilizzazione attraverso l’educazione ambientale, rivolta a tutti coloro che arrivano nel nostro Arcipelago. Per proteggere il nostro territorio c’è bisogno del contributo di tutti: è importante capire infatti, quali comportamenti vanno tenuti all’interno di un’area Parco al fine di preservarne la ricchezza dell’ambiente naturale».
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