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Red 12 giugno 2017 video
Ris2017: patto green con Alghero
Sabato, la piantumazione di un gelso lungo la passeggiata Busquets ha sancito il patto con la città. Illustrati i dettagli del progetto “Ris Emissioni Zero”. Aci, Regione, Parco, Forestas, Comune: «alleati per ambiente e sostenibilità del rally»


ALGHERO - Un gelso senza frutto, per non macchiare la pavimentazione pubblica. Un alberello, al centro della passeggiata Busquets, che in questi giorni è il cuore pulsante del Parco assistenza di Rally Italia Sardegna 2017, la tappa italiana del World rally championship. Sabato sera, la terra sopra le verdi e giovani radici di quell’arbusto l’hanno gettata il presidente nazionale dell’Aci Angelo Sticchi Damiani, l’assessore regionale del Turismo Barbara Argiolas, il sindaco di Alghero Mario Bruno, l’amministratore unico di Forestas Giuseppe Pulina, il direttore generale del Parco naturale regionale di Porto Conte Mariano Mariani, l’assessore comunale dell’Ambiente Raniero Selva ed il presidente di Aci Sassari Giulio Pes. Un colpo di vanga a testa per suggellare un patto per la sostenibilità del rally e della kermesse, che tutti si augurano di trattenere a lungo in Sardegna. Tra sorrisi, applausi, strette di mano e dichiarazioni d’intenti, l’appuntamento è servito per dare ufficialmente il via al progetto “Rally Italia Sardegna emissioni zero”.

L’iniziativa è decisamente una delle più importanti novità di quest’anno, per sottolineare l’importanza dei temi ambientali e per dimostrare che anche un evento motoristico come il rally può essere rispettoso dell’ambiente e diventare occasione e vetrina internazionale per la sensibilizzazione e la divulgazione su temi fondamentali per la salute del pianeta. Il concetto è semplice: se da un lato la manifestazione automobilistica produrrà una quantità precisamente misurabile di Co2 che sarà immessa in atmosfera, dall’altro lato le emissioni potranno essere “compensate” con la piantumazione di un numero di essenze arboree che nel corso della loro vita riusciranno a catturare una quantità equivalente di Co2. Ogni auto in gara produce circa 0,5chilogrammi di Co2 al chilometro. I chilometri di gara sono 350. Gli equipaggi sono 50. I chilometri ufficiali complessivi sono 17.500. La quantità di Co2 prodotta nel corso della competizione è di 8.750chilogrammi.

Gli organizzatori del rally e le Istituzioni hanno deciso di varare un piano di piantumazioni che interesserà sia la città di Alghero (ad iniziare dalla Piazzetta Girona), sia un’area all’interno del Parco di Porto Conte. Il programma prevede la piantumazione in città di quindici pioppi bianchi messi a disposizione dal Comune, la piantumazione di cento lecci insieme alle scuole cittadine in seguito ad un programma di educazione ambientale, la manutenzione straordinaria del patrimonio forestale nel Parco di Porto Conte, su una superficie di 5ettari individuata a Punta Giglio. «È un segnale molto importante, anche il rally sposa un modello di Sardegna che ci sta a cuore, basato sulla sostenibilità», ha detto Argiolas. «Per noi è importante che tutti gli eventi sportivi, anche motoristici, rispettino il paesaggio naturalistico e urbano e restituiscano al territorio e all’ambiente il giusto valore - prosegue l'assessore, secondo cui – è questa la direzione da seguire per tutti i grandi eventi da ospitare in Sardegna, una regione che pone l’ambiente al centro della sua idea di sviluppo sostenibile».

«L’Aci è da sempre sensibile alla sostenibilità – spiega Sticchi Damiani - crediamo molto nella metamorfosi del trasporto pubblico e nella mobilità elettrica, credo che si debba proseguire in questa direzione su cui noi stiamo lavorando da tempo, come testimoniano le colonnine per la ricarica che per primi abbiamo montato a Roma». Perché in fondo, «il nostro è l’ente più adatto, in base alla sua missione, a lavorare per creare una vera cultura dell’impatto zero», aggiunge il presidente. Ad iniziare dal rally, perché grazie anche a questo spirito, «oggi Rally Italia Sardegna è il più bello del mondo», conclude Sticchi Damiani. «Se siamo qui per il quarto anno consecutivo, lo dobbiamo anzitutto ad Aci e Regione - dice Bruno - Ma in generale, questo risultato è il frutto di un’azione sinergica che ci deve spingere sempre a migliorare e gli obiettivi in tema di sostenibilità, da questo punto di vista, sono fondamentali».

Per Mariani, «al di là del valore simbolico di questa piantumazione, c’è dietro un programma articolato che deve partire necessariamente dall’educazione ambientale e dalle scuole». Come poi spiega Pulina, «così avviamo un progetto di recupero straordinario a Punta Giglio, curare un bosco significa migliorare prima la sua biodiversità, ma anche la qualità delle acque e la difesa del suolo, fornendo una spinta alla sua utilizzazione turistica». Secondo Selva, «Alghero ha oltre 50chilometri di costa, una laguna, un Parco, un’Area marina, terreni olivettati e boschivi, è necessario investire in ecologia e in educazione ambientale». Concorda anche il presidente del Parco Gigi Cella, «è importante spiegare ai giovani che la difesa del nostro patrimonio forestale ha un ruolo fondamentale per la salute del pianeta».

Nella foto: l'assessore regionale Barbara Argiolas
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