La seconda edizione, andata in scena nella Giornata mondiale del gioco, va in archivio con un successo di partecipazione e la consapevolezza di aver raggiunto l´obiettivo. Successo per la caccia al tesoro che con la app per smartphone fa scoprire la città
SASSARI – Con in mano il loro smartphone hanno seguito gli indizi per tutto il centro storico, hanno fatto tappa davanti ai negozi che racchiudono ancora le testimonianze di vita della Sassari di un tempo. Una caccia al tesoro che li ha fatti giocare in Piazza Tola ed in Piazza Santa Caterina, dove hanno affrontato prove di ingegno e di abilità. Alla fine, dei cento concorrenti che sabato mattina si sono ritrovati ai piedi del monumento di Piazza d'Italia, a risolvere il mistero delle carte scomparse è stata la squadra composta da Sara, Sonia e dai giovanissimi Gabriele e Paolo. Per i vincitori, ma anche per i secondi, terzi e quarti classificati in premio libri per interessanti letture.
La seconda edizione di Guilt Sassari, andata in scena nella Giornata mondiale del gioco, va in archivio con un successo di partecipazione e la consapevolezza di aver raggiunto l'obiettivo. Quello di riproporre la storia della città, coinvolgere turisti e cittadini attraverso un'esperienza in grado di favorire una conoscenza consapevole, stimolante e interattiva del territorio, dal punto di vista storico, artistico e naturalistico. L'evento è stato progettato e realizzato da Tamalacà, in collaborazione con Abinsula e promosso e finanziato dal Comune di Sassari e dalla Fondazione di Sardegna. «Siamo lieti di questo successo – afferma il sindaco di Sassari Nicola Sanna – e ben lieti di aver contribuito a sostenerlo, un gioco che si è rivelato un'occasione per scoprire le caratteristiche culturali, storiche e turistiche della nostra città». «È stata un'opportunità per promuovere Sassari – afferma l'assessore comunale alla Cultura Raffaella Sau – e siamo convinti che con la realizzazione dell'app che sarà resa disponibile a breve, Guilt Sassari diventerà, oltre che un gioco, anche un modo divertente per conoscere il nostro territorio».
E così, sabato mattina, le sedici squadre in gara hanno dato il via a una appassionante indagine per scoprire il responsabile di un insolito furto avvenuto il 28 maggio 1966. Il gioco si basava, infatti, su un misterioso antefatto, consegnato alle squadre di giocatori, e relativo a un furto di carte da gioco avvenuto nel Caffè Rau, teatro di un torneo di mariglia. Ai giocatori sono state consegnate anche alcune carte con gli identikit e i moventi dei principali sospettati. E per raccogliere indizi, in tanti hanno visto i concorrenti correre su è giù per le vie del centro storico. In mano avevano uno smartphone per leggere un Qr code, che rivelava ai giocatori le tappe successive della prova. A fornire assistenza alle squadre, sono stati venticinque studenti, tra ragazze e ragazzi, del Liceo Scientifico Marconi di Sassari, coinvolti nell’ambito del progetto ministeriale di alternanza scuola-lavoro.
Ed il colpevole del furto alla fine è stato smascherato. Al momento, però, a conoscerlo saranno soltanto quelli che hanno partecipato all'evento di sabato, per gli altri che volessero saperlo c'è da aspettare fino a domenica 30 luglio. È questa, infatti, la data in cui sarà rilasciata sugli store digitali un'app che consentirà ai giocatori-visitatori di esplorare giocando il centro storico e l'Argentiera e conoscere, così, il misterioso ladro di carte. I meccanismi e la struttura del gioco, le prime due narrazioni ludiche che accompagnano le esperienze di visita e la veste grafica dell’applicazione e dei materiali correlati sono ideati e realizzati da Tamalacà. Lo sviluppo tecnologico dell’applicazione, invece, è a cura di Abinsula. L’applicazione, assicurano gli ideatori, sarà costruita in modo da poter incrementare man mano il numero di storie-enigma giocabili ed ampliare così l’offerta per i giocatori-visitatori.
Nella foto: i ragazzi del Marconi
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