La conferenza Stato-Regioni ha detto di no all´intesa. Il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru ha scritto al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda ed al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini
CAGLIARI - Duplice intervento ieri (mercoledì) da parte del presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru e dell’assessore regionale Filippo Spanu, in relazione alle criticità per l'Isola legate agli accorpamenti delle Camere di Commercio. Pigliaru ha infatti scritto al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda ed al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini. «L’ipotesi di accorpare la Camera di Commercio di Nuoro a quella di Sassari – sottolinea Pigliaru nella lettera – avrebbe effetti negativi per i territori interessati. In particolare il Nuorese, che già versa in condizioni di disagio economico, sociale e infrastrutturale, vedrebbe venir meno la presenza di un ente che costituisce un importante punto di riferimento per il tessuto produttivo e imprenditoriale e che risulta sotto tutti gli aspetti, in particolare quelli relativi ai dati di equilibrio economico patrimoniale, tra i dieci più virtuosi d’Italia».
Il governatore della Sardegna osserva che «la Camera di Commercio nuorese possiede tutti i requisiti previsti dalla legge per mantenere l’autonomia, rispondendo al criterio specifico previsto espressamente dall’articolo 1 comma 3 della Legge 56 del 2014, ovvero il criterio di mantenimento della sede nei territori montani delle regioni insulari privi di adeguate infrastrutture e di collegamenti pubblici, stradali e ferroviari. In base a quanto stabilisce la legge – conclude Pigliaru – è dunque necessario prevedere l’istituzione di tre Camere in Sardegna: Cagliari, Sassari (ente frontaliero) e Nuoro (ente isolano montano), con accorpamento di Oristano secondo la volontà espressa dal territorio».
Spanu, che ha partecipato a Roma alla Conferenza Stato-Regioni, commenta così l’esito dei lavori odierni: «La mancata intesa – spiega l'assessore – è arrivata al termine di una interlocuzione tra il presidente Pigliaru e il Governo. Abbiamo difeso le legittime istanze dei nostri territori e in particolare del Nuorese. La proposta di revoca del decreto del ministro dello Sviluppo economico concernente l’istituzione della nuova “Camera di commercio di Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia orientale” avrebbe avuto ripercussioni negative per il sistema delle Camere di Commercio della Sardegna e non sarebbe stata in linea con le disposizioni di legge. È positivo che la Conferenza Stato-Regioni non abbia dato l’intesa».
Nella foto: il presidente regionale Francesco Pigliaru
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