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M.P. 12 maggio 2017
Gsd Porto Torres: è ora della finale scudetto
Domani, alle ore 18 la squadra di coach Cappellini sfiderà Cantù, al PalaMura, nella prima gara dell’ultimo atto della Serie A Fipic


PORTO TORRES - Il conto alla rovescia è ormai quasi terminato, per il GSD 4 Mori Porto Torres scocca l’ora della finale scudetto. Domani, sabato 13 maggio alle ore 18:00, il team allenato da coach Sara Cappellini scenderà sul parquet del Palazzetto dello Sport Alberto Mura di Porto Torres per la gara-1 dell’ultimo atto della Serie A di basket in carrozzina. Gli avversari saranno i campioni d’Italia in carica della UnipolSai Briantea84 Cantù, che una settimana fa hanno centrato il secondo posto in Champions Cup, perdendo la finale della più importante competizione europea con il CD Ilunion Madrid.

La serie di finale si giocherà sulla lunghezza di tre gare. Gara-2 si giocherà a Desio domenica 21, sempre alle ore 18:00, mentre l’eventuale gara-3 sarà di scena nuovamente tra le mura turritane sabato 27.
Per il GSD 4 Mori Porto Torres si tratta di un vero e proprio “appuntamento con la storia”. Arrivato al suo ventunesimo anno di attività, il sodalizio del presidente Bruno Falchi, ha raggiunto per la prima volta la finale.

Sarà un impegno difficilissimo, con di fronte una squadra che non ha certo bisogno di presentazioni. Una storia ricca di trofei, quella di Cantù, che vanta una bacheca fatta di cinque scudetti, quattro coppe Italia, due Supercoppe, tre coppe Vergauwen ed una Brinkmann. Allenata da coach Marco Bergna, quest’anno la Briantea ha già vinto Supercoppa e Coppa Italia, arrivando poi, come anticipato, alla finale della Champions Cup. Squadra di grande valore, una corazzata che, oltre ad un gruppo di atleti stranieri di alta caratura, può contare su un parco italiani particolarmente folto e, allo stesso tempo, di qualità.

Cantù ha nel proprio roster tre medagliati alle Paralimpiadi di Rio, si tratta dell’oro statunitense Brian Bell (a fine stagione darà l’addio al team lombardo per trasferirsi in Germania, al Lahn-Dill), dell’argento spagnolo Jordi Ruiz Jordan e del bronzo britannico Ian Sagar. Si è classificata seconda al termine della regular season, con 4 punti in meno rispetto al GSD (le uniche due partite perse sono state proprio quelle con i turritani) e, in semifinale, ha eliminato il S. Stefano Sport Banca Marche, perdendo di tre lunghezze la prima gara fuori casa e vincendo di quindici la seconda di fronte ai propri tifosi.

La 4 Mori arriva all’appuntamento forte di un’imbattibilità sudata e meritata durante tutto il campionato. L’ambiente turritano è in fermento, il momento tanto atteso e desiderato è finalmente arrivato, e l’emozione è accompagnata da una gran voglia di far bene. Si prevede un palazzetto caldo come non mai, esattamente come l’importanza della gara richiede. Un mese trascorso senza disputare gare, tra semifinale e finale, è tanto e non è semplice da gestire soprattutto dal punto di vista mentale, ma la squadra è in salute e pronta alla “battaglia”.

«La vigilia di una finale – dichiara coach Sara Cappellini – porta con sé le sensazioni, i sacrifici, le gioie e i dolori di un intero anno. Sono le fondamenta di tutta la nostra voglia di vincere questa partita, abbiamo tutto ciò che ci serve per poterlo fare e ne siamo consapevoli. Cantù è in un gran momento, fresco vice-campione d’Europa, forte di un ritmo partita che di fatto non ha subìto l’arresto del dopo-semifinale. E’ una grande squadra, abituata a giocare partite importanti. Davanti a sé troverà però un Gsd che aspetta questo momento da vent’anni, che vuole più di ogni altra cosa portare a casa il massimo risultato, che non vuole accontentarsi del netto percorso fatto fino ad ora ed è disposto a dare il cuore davanti al proprio pubblico. Di sicuro chi verrà a sostenerci domani, non rimarrà deluso, sarà una grande battaglia e noi siamo pronti a scendere in campo».

Durante questa stagione le due squadre si sono incontrate tre volte: in campionato ha vinto, sia in casa che in trasferta, la 4 Mori (91-85 dopo due tempi supplementari e 65-60), mentre nella finale di Coppa Italia si è imposta la Briantea84 con il netto punteggio di 81-54. Ora si azzera tutto e saranno nuove, bellissime emozioni. L’ingresso al match è, come sempre, gratuito. Chi non potrà essere presente, potrà seguire la diretta su Rai Sport + Hd e Rai Sport. Un motivo in più per far vedere quanto batte il cuore di Porto Torres e della Sardegna. E’ il momento di farsi sentire, perché il sogno è diventato realtà.
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