Red
10 maggio 2017
Mandato di cattura internazionale in Gallura
Questa mattina, i Carabinieri della Stazione di Loiri Porto San Paolo hanno arrestato un 32enne moldavo destinatario di un mandato di cattura internazionale emesso dalle Autorità russe
LOIRI SAN PAOLO - Questa mattina (mercoledì), i Carabinieri della Stazione di Loiri Porto San Paolo hanno arrestato un 32enne moldavo destinatario di un mandato di cattura internazionale emesso dalle Autorità russe. Da qualche tempo, l'uomo viveva nella cittadina di mare lavorando come elettricista e sfruttando una falsa identità romena. I militari del posto lo avevano già controllato in passato, durante il controllo di un cantiere, ma, non essendo in possesso di documenti, era stato registrato come sedicente e dalle impronte digitali non era emerso nulla.
Da allora, non era più stato notato fino a questa mattina, quando è stato fermato nuovamente e ha esibito un documento di identità romeno risultato inizialmente regolare, ma con dati anagrafici diversi da quelli che aveva dichiarato in occasione del primo controllo. Non convinti ed insospettiti dai dati forniti e dall’atteggiamento della persona, i Carabinieri hanno approfondito le verifiche, perché avevano avuto notizia che un pericoloso ricercato internazionale di origine moldava poteva nascondersi da queste parti.
La vicenda si è fatta ancora più complicata, perché nel mandato di cattura internazionale inserito nella Banca dati Forze di Polizia non risultavano ne una foto, ne le impronte digitali. Solo dopo aver contattato l’Ufficio di “Supplementary information request at the national entries”, sistema informatico istituito nel Ministero dell'Interno, che è parte integrante del “Sistema informativo Schengen”, i Carabinieri hanno potuto confrontare una foto del ricercato internazionale con il “falso romeno” fermato ed avere conferma dell’identità dell'uomo, che era ricercato a seguito di una rapina in abitazione, con violenza, consumata in Moldavia nell’agosto 2011, nel corso della quale, oltre ad aver picchiato con violenza le vittime, si era dato alla fuga con gioielli e soldi.
Da allora, era ricercato, viveva solo e non era più stato individuato, anche perché aveva potuto utilizzare un documento, praticamente perfetto, che a suo dire era riuscito ad ottenere mentre si trovava a Roma, sfruttando il mercato nero. Ora, il 32enne si trova nel carcere di Sassari, a disposizione della Corte d’Appello del capoluogo e delle Autorità russe, in attesa che sia organizzata l’estradizione verso la Russia, dove dovrà scontare sette anni di reclusione per la rapina con violenza di sei anni fa.
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