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Red 25 marzo 2017
Basket: Dinamo, obiettivo Cremona
Ieri mattina, nella Club house biancoblu, il coach del Banco di Sardegna Dinamo Sassari Federico Pasquini ha incontrato la stampa alla vigilia della partenza per Cremona, dove domenica i sassaresi saranno in campo contro la Vanoli per la nona giornata di ritorno della regular season del campionato Lba


SASSARI - Ieri mattina (venerdì), nella Club house biancoblu, il coach del Banco di Sardegna Dinamo Sassari Federico Pasquini ha incontrato la stampa alla vigilia della partenza per Cremona, dove domenica i sassaresi saranno in campo contro la Vanoli per la nona giornata di ritorno della regular season del campionato Lba. «Prima di parlare di Cremona, penso che si importante fare l’analisi del nostro momento alla luce di quello che è successo nelle ultime partite e di quello che dovremo affrontare la prossima settimana», ha aperto Pasquini.

«Credo che in questo momento dobbiamo ripartire dal grande cuore che questa squadra ha mostrato, dalla volontà e dalla forza di non mollare mai e soprattutto dalla grande capacità di essere unita e coesa, andando oltre le problematiche che abbiamo avuto, specie a livello offensivo nelle partite contro Milano, Avellino e Monaco. Dobbiamo ripartire da qui, perché penso che sia l’arma più giusta e semplice per raggiungere quelli che sono i nostri obiettivi nel momento clou della stagione, e penso che questa sia per me una fortuna, perché mi trovo nella condizione di essere io a dover trovare la chiave di volta, perché torniamo ad essere brillanti come negli ultimi quattro mesi, anche contro squadre importanti, fisiche e atletiche. Soprattutto, dovrò aiutare i giocatori che individualmente sono più in crisi, per facilitare il loro compito. E’ evidente che in questo momento qualche giocatore ha bisogno di aiuto concreto da parte mia, devo fare il facilitatore, perché altrimenti diventa un problema venir fuori dai momenti di difficoltà. Questo è un gruppo che non si può non amare, un gruppo che a livello di cuore e attributi, di volontà e attaccamento è davvero straordinario. Ne abbiamo avuto prova anche ieri, quando un quarto d’ora dopo il rientro al termine di sei giorni tra viaggi e partite, si sono tutti presentati all’allenamento facoltativo. Questa è una cosa che non ho mai visto negli ultimi sette anni e credo ci faccia chiaramente capire quanto ci tengono».

Che gara sarà quella contro Cremona?
«Cremona è una squadra con l’acqua alla gola, è una squadra in difficoltà che ha sette partite per salvare la stagione e la categoria. Questo ci fa capire quale sarà la durezza dell’avversario che andiamo ad affrontare. Scenderanno in campo con il coltello tra i denti e con il pubblico delle grandi occasioni e quindi dobbiamo essere pronti a un match in cui ogni situazione offensiva o difensiva sarà giocata al 200percento. Sarà un bel banco di prova per noi per capire come veniamo fuori da queste settimane impegnative».

Rispetto all’andata, Cremona ha cambiato tanto. Cosa cambia dal punto di vista tattico?
«Dal punto di vista tattico cambia il fatto che ci troviamo di fronte una squadra che ha tanto dai tre esterni. Harris, Turner e Johnson Odom hanno la capacità tutti e tre di poter creare, chi da situazioni di post basso come Harris, chi da situazioni di uno contro uno dinamiche come Johnson Odom e Turner. Ma devo dire che anche il lavoro che stanno facendo in questo momento Thomas e Biligha è molto importante. Anche i cambi sono giocatori che danno sempre qualcosa, soprattutto nelle partite casalinghe, per cui avremo davanti un roster sicuramente diverso rispetto a quello dell’andata, ma è diverso anche il nostro. Loro utilizzano molto situazioni di zone press, sono molto aggressivi: dovremo saper affrontare questo tipo di situazioni e credo che siamo pronti, dobbiamo solo sviluppare il nostro ritmo, la nostra continuità offensiva».

A Monaco abbiamo visto che in un momento di grande difficoltà sono rientrati in partita proprio grazie alla loro volontà di non mollare mai, nonostante anche un metro arbitrale non proprio equilibrato…
«Credo che la nostra prestazione nei primi 30' sia andata nel loro territorio, che è un territorio fatto di contropiede, atletismo, salti sulla testa ed energia, con una differenza di fisicità e atletismo importante rispetto a noi. All’interno di questo tipo di gioco atletico e fisico, il metro arbitrale a livello europeo è quello, lo sappiamo. Se la si mette sull’atletismo gli arbitri si comportano in quella maniera, lo abbiamo visto prima che a Monaco anche a Nymburk e a Le Mans. Questo è un fattore importante, che dobbiamo tenere presente in vista della gara che affronteremo la prossima settimana. Negli ultimi 10', a Monaco da parte dei ragazzi è venuto fuori quello che è il nostro gruppo, il fatto di essere uniti e di farsi un mazzo così a livello difensivo, ostruendo anche delle buone situazioni offensive. Questa è una squadra che non ci ha mai tradito».

C’è qualche giocatore in calo fisico, come pensi di rimediare? Anche perché manca sempre meno alla fine del campionato.
«Io devo fare in modo di aiutare ciascuno di loro per tirare fuori il meglio e il 100percento del loro potenziale, che per diverse ragioni in questo momento non stanno tirando fuori. Sta a me trovare le corde giuste da muovere per aiutare ciascuno di loro, nella propria diversità. Ho parlato con i giocatori, so quali sono i problemi e oggi vedremo il riscontro del campo di allenamento per decidere come saremo in campo a Cremona. Tutte le situazioni dei diversi giocatori sono monitorate, nessuno è trascurato, penso che ad oggi il grande equilibrio che abbiamo raggiunto nel roster ci abbia permesso di essere padroni del nostro obiettivo. Adesso vedremo di cosa abbiamo bisogno, ma è una cosa che valuteremo giorno per giorno, senza ansie».

Nella foto: coach Federico Pasquini


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