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Sassari NewsnotizieportotorresCronacaAmministrazione › Caso Garau: «la sentenza non giustifica i ritardi sul bilancio»
Mariangela Pala 24 marzo 2017
Caso Garau: «la sentenza non giustifica i ritardi sul bilancio»
Il consigliere del Partito democratico Massimo Cossu sulla vicenda dell´ex dirigente Garau: «E´ assurdo anche da parte di questa amministrazione far passare il messaggio - aggiunge Cossu - che tale vicenda possa essere la principale causa di una mancata approvazione del bilancio nei tempi dovuti, dato che tutti e da tempo ne erano a conoscenza e che a oggi non è stata convocata una sola commissione apposita»


PORTO TORRES - Il suo posto di lavoro era stato fatto saltare sette anni fa, così oggi il suo ritorno sta facendo discutere. Marcello Garau, 47 anni ritornerà a fare il dirigente nel Comune di Porto Torres per occupare il posto nell’area Ambiente lasciato nel settembre del 2010 quando durante l’amministrazione Scarpa fu licenziato “per ritenute falsità dichiarative, commesse ai fini dell’instaurazione del rapporto di lavoro" quando partecipò al concorso da lui stesso vinto nel 2009.

La sentenza della Corte d’appello di Cagliari ha disposto ieri il reintegro al lavoro per Garau, un ricorso vinto contro il comune condannato al risarcimento del danno quantificato nelle retribuzioni non percepite dal licenziamento alla reintegra. Per l’ex dirigente un incubo durato troppo tempo. Intanto sono stati notificati al comune di Porto Torres, gli atti del provvedimento emessi dal Consiglio di Stato, una decisione non certo inaspettata tanto da cogliere impreparata un’amministrazione comunale che ora dovrà fare i conti con il bilancio. «Per le casse comunali questo provvedimento potrebbe tradursi nell'esborso di una cifra di varie centinaia di migliaia di euro», dice il sindaco Sean Wheeler.

Circa 700mila euro tra retribuzioni arretrate, indennità e spese legali, contro gli oltre 350mila euro accantonati dall' amministrazione precedente. Per l'assessore al Bilancio, Domenico Vargiu, «potrebbero esserci ripercussioni sul fronte degli investimenti e delle assunzioni previste per sopperire alle carenze di organico». Di sicuro sarà necessario rimettere mano al bilancio, e si allungheranno i tempi della sua approvazione.

Già nell’ottobre del 2014 una mozione presentata dal Partito democratico - primo firmatario Luciano Mura - era stata approvata a larga maggioranza raccogliendo il voto degli esponenti del Psd’Az che allora sostenevano l’amministrazione Scarpa. Una convergenza nata dalla necessità di dare applicazione immediata alle sentenze che disponevano il reintegro dell’ex dirigente onde evitare che i ritardi potessero avere ulteriori gravi ripercussioni per le casse comunali. «Il Consiglio approvò la mozione, ma l'amministrazione comunale di allora non tenne conto del deliberato – sottolinea il consigliere del Pd Massimo Cossu - ora la Corte di appello di Cagliari ha dato pienamente ragione a Garau annullando il suo licenziamento e intimando la riassunzione e il pagamento di tutti gli stipendi arretrati».

Lo stesso ex sindaco Mura evidenziò gli effetti pesanti che la situazione di mancato reintegro avrebbe potuto determinare sul bilancio comunale. «E' assurdo anche da parte di questa amministrazione far passare il messaggio - aggiunge Cossu - che tale vicenda possa essere la principale causa di una mancata approvazione del bilancio nei tempi dovuti, dato che tutti e da tempo ne erano a conoscenza e che a oggi non è stata convocata una sola commissione apposita». Per il consigliere sardista Davide Tellini l’amministrazione «non può certamente accampare scuse sui suoi insuccessi nelle azioni politiche paventando chissà quali rischi al bilancio. Si può da subito utilizzare l'avanzo di bilancio precedentemente accantonato e successivamente instradare la chiusura del contenzioso facendo leva su altre forme di utilizzo del bilancio. Inutili allarmismi solo per nascondere invece il totale fallimento della azione politica pentastellata».


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