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Red 24 marzo 2017
Pet Therapy diventa cura ufficiale per i sardi
L’assessorato del Lavoro avvierà corsi specifici per formare gli operatori professionali, divisi per tipologia in corsi propedeutici, base e avanzati.


La Pet Therapy diventa una cura ufficiale anche in Sardegna. Riconosciuta dall’Italia nel 2003, a un anno dalla firma dell’accordo fra Governo, Regioni e Province autonome che ha stabilito le linee guida, una delibera approvata dalla Giunta Pigliaru ne sancisce l’attuazione. Gli assessori della Sanità Luigi Arru e del Lavoro Virginia Mura hanno presentato questa mattina alla stampa le modalità con cui la Regione regolerà lo svolgimento degli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA), garantendo la formazione degli operatori e la conformità delle strutture pubbliche e private con tutte le norme amministrative, edilizie e sanitarie vigenti.

«È una delibera importante perché offre ai cittadini sardi una nuova opportunità - ha detto l'assessore Arru - siamo partiti dalla richiesta di una mamma e dalla lettera di Elena, sua figlia, che durante un lungo ricovero aveva espresso il desiderio che gli animali domestici potessero fare compagnia ai bambini in ospedale. Essere riusciti a realizzare il suo sogno è una piccola, grande soddisfazione». Si parte da esperienze già esistenti in Sardegna, come quella sperimentale del Microcitemico o quella dell'ippoterapia di Olbia.

L’assessorato del Lavoro avvierà corsi specifici per formare gli operatori professionali, divisi per tipologia in corsi propedeutici, base e avanzati. Gli Interventi assistiti con gli animali genericamente indicati con il termine di Pet Therapy, comprendono diversi tipi di prestazioni a valenza terapeutica, riabilitativa, educativa, didattica e ricreativa con il coinvolgimento di animali domestici. Si basano su evidenze scientifiche che ne dimostrano l’efficacia e sono rivolti prevalentemente a persone affette da disturbi della sfera fisica, neuromotoria, mentale e psichica, ma anche a individui sani, per i benefici che ne derivano.

La corretta applicazione degli IAA richiederà il coinvolgimento di una équipe multidisciplinare composta da medico di famiglia, medico veterinario, psicologo, educatore professionale, coadiutore dell’animale, animale e educatore dell’animale, che ha il compito di programmare, mettere in atto e monitorare gli interventi. Gli animali impiegati sono il cane, il cavallo, l’asino, il gatto e il coniglio. Devono essere rispettati i requisiti sanitari, comportamentali e di tutela del benessere animale.
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