ALGHERO - «Quale sarà il futuro dei cani randagi di Alghero?» Se lo chiede l’associazione Fuori di Zampa che esprime in una nota «la profonda preoccupazione per l’incertezza in cui da troppo tempo a questa parte naviga il canile privato di Santa Maria La Palma». Dopo la recente gara d'appalto andata deserta - «e non conosciamo le motivazioni che hanno spinto la Comunità Primavera, che da sempre si è aggiudicata questo incarico, a non prendere parte alla procedura» - sostengono un'alternativa: la gestione diretta da parte della pubblica amministrazione.

«Da oltre dieci anni si parla della costruzione di un canile comunale. Non è mai stato realizzato, né se ne parla più. Si potrebbe ottenere lo stesso risultato senza necessariamente edificarlo ex novo. L'attuale rifugio convenzionato dal punto di vista strutturale, rispetto ad altre realtà, è un'isola felice» si legge nella nota.

A giovarne saranno le casse pubbliche ma soprattutto il benessere degli animali: «in quanto verrebbe azzerata la quota-compenso del concessionario, in un’ottica di gestione no profit, tale da rendere realizzabile l’idea di servizio descritta nel bando stesso, infatti, le risorse risparmiate potrebbero essere utilizzate per favorire attività di rieducazione dei cani del canile per favorire la loro adottabilità e soprattutto per sostenere economicamente campagne di sterilizzazione per cani e gatti di proprietà, vera fonte del randagismo». Di più: l'obiettivo finale è quello di «svuotare quelle gabbie» attraverso campagne di prevenzione e sensibilizzazione contro il randagismo. Per questo ribadiscono di come un canile a gestione pubblica «sia un punto di partenza importante».