Red
14 marzo 2017
«No a chiusura Punto nascite La Maddalena»
Così, il senatore Luciano Uras, in un´interrogazione rivolta ai ministri della Salute, delle Infrastrutture e Trasporti e degli Interni sulla «situazione delle isole minori della Sardegna con riferimento particolare al pari diritto delle popolazioni ad usufruire della assistenza sanitaria» prende posizione sull´annunciata chiusura del Punto
LA MADDALENA - «È inaccettabile l'ulteriore ridimensionamento della capacità operativa delle strutture sanitarie esistenti, che al contrario dovrebbero essere fortemente potenziate per assicurare alle popolazioni, residenti e non, delle isole minori lo stesso diritto di tutti i cittadini italiani ed europei. Per questo, è intollerabile che a La Maddalena e a Carloforte non venga assicurato ancora oggi una adeguata assistenza sanitaria, a partire dal diritto delle donne a partorire in totale sicurezza, senza che tale sicurezza dipenda dalla situazione climatica o dalla disponibilità occasionale di un soccorso aereo».
Così, il senatore Luciano Uras (Gruppo Misto), in un'interrogazione rivolta ai ministri della Salute, delle Infrastrutture e Trasporti e degli Interni sulla «situazione delle isole minori della Sardegna con riferimento particolare al pari diritto delle popolazioni ad usufruire della assistenza sanitaria» prende posizione sull'annunciata chiusura del Punto nascite di La Maddalena. «Chiediamo ai ministri Lorenzin, Del Rio e Minniti se siano in corso iniziative atte a promuovere condizioni di salvaguardia dei diritti degli abitanti delle isole minori in via generale ed in particolare riguardo alla salute, l'istruzione, il collegamento alle reti di comunicazione e ai trasporti di persone e merci, per La Maddalena, Carloforte e le altre realtà nazionali di piccole isole».
«Tra l'altro, chiediamo di sapere se siano state prese iniziative volte a garantire alla popolazione che risiede anche temporaneamente nelle isole minori un adeguato livello di assistenza medica e in particolare per garantire alle partorienti e ai nascituri di poter godere tempestivamente delle necessarie cure specialistiche, evitando che si ripetano tragici eventi causa di decessi delle partorienti o dei neonati (si rammenta episodio dello scorso 12 luglio. Si chiede inoltre - conclude il senatore progressista - di avere conferme in merito alla possibilità di godere da parte della Regione Sardegna di una deroga alla normativa nazionale che consente l'operatività dei punti nascita solo se superino la soglia minima di 500 parti all'anno, in ragione della particolare condizione insulare e climatica e della contestuale attuale inoperatività dei servizi Stem (trasporto neonatale d'urgenza) e Stam (trasporto assistito materno) indispensabili per evitare il rischio che si verifichino ulteriori gravi episodi di malasanità».
Nella foto: il senatore Luciano Uras
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