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Mariangela Pala 13 febbraio 2017
«L’Authority affossa Porto Torres»
«Il travel lift avrebbe dato ossigeno alle imprese esistenti e tutto questo è stato fatto fallire dall’Autorità portuale del nord Sardegna che sta affossando il porto di Porto Torres dal 2007: prima con il presidente Piro e adesso con il presidente Preziosi». Il consigliere comunale Franco Pistidda interviene a gamba tesa sull’Autorità Portuale


PORTO TORRES - «Il travel lift avrebbe dato ossigeno alle imprese esistenti e tutto questo è stato fatto fallire dall’Autorità portuale del nord Sardegna che sta affossando il porto di Porto Torres dal 2007: prima con il presidente Piro e adesso con il presidente Preziosi». Il consigliere comunale Franco Pistidda interviene a gamba tesa sull’Autorità Portuale durante la commissione portualità presieduta da Antonella Demelas e critica aspramente l’ultima bocciatura - a causa del mancato avvio della procedura da parte dell'Authority- del finanziamento del travel lift, scalo di alaggio e varo delle imbarcazioni che doveva realizzarsi nel porto industriale, facendo un’analisi delle opere incompiute dello scalo che attendono di essere portate a termine.

«Dal 2007 da quando entrammo a far parte dell’Autorità portuale con una delibera comunale, nessuna condizione è stata messa all’Authority. Nel 2008 la delibera è stata superata da un decreto ministeriale che diceva chiaramente che l’ingresso del porto di Porto Torres nell’Autorità Portuale del nord Sardegna avrebbe portato dei benefici alla città e a tutti i porti in egual misura, un trattamento equo che non c’è stato», evidenzia. «Da troppi anni sento dire che il porto di Porto Torres è il volano dell’economia del territorio e da troppo tempo poco è stato fatto» Il consigliere accoglie favorevolmente l’idea avanzata dal consigliere comunale Mauro Marongiu di formulare una proposta di indirizzo affinché il sindaco porti alla discussione dell’assemblea della Rete Metropolitana del nord Sardegna la delibera del consiglio perché il presidente Nicola Sanna intervenga presso il Governo e in particolare con il ministro dei Trasporti per realizzare la nuova linea Porto Torres-Livorno. Ma non basta.

«Si tratta di capire se c’è la volontà di questa amministrazione di portare avanti l' iniziativa e se così sarà io sarò il primo ad appoggiarvi», aggiunge. «Ma prima di chiedere gli approdi bisogna preparare il porto come negli aeroporti, non possiamo pretendere che arrivino i voli internazionali se non sono state predisposte le piste», nel porto ci sono infatti quattro approdi, «il molo Segni il vostro sindaco non vuole utilizzarlo perché inquina, poi abbiamo Asi 1, Asi 2, ponente 1 e ponente 2, mentre la teleferica non si usa più e non capiamo il perchè». Problematiche che richiedono un intervento deciso da parte dell’amministrazione, secondo il consigliere. «Bisogna chiedere all’Autorità portuale perché quella banchina dove approdavano le navi francesi non viene più utilizzata, occorre dare una sferzata ai lavori agli alti fondali che procedono lentamente e il travel lift non deve essere considerato un capitolo chiuso», sottolinea.

All’interno del porto industriale il pontile solidi è ancora di proprietà di Eni che «deve restituirlo all’amministrazione per fare le rinfuse, altrimenti siamo senza approdi nonostante le diverse linee di collegamento merci e passeggeri». Sulla revoca del finanziamento al travel lift il cui procedimento ha incontrato vari intoppi a causa della mancata caratterizzazione del sito, dell’approvazione del progetto esecutivo e della gara d’appalto per l’affidamento dei lavori, l’assessore alla portualità, Marcello Zirulia sostiene che non ci sia una pietra tombale su quel finanziamento «che verrà convogliato su un altro capitolo regionale come ci ha assicurato l’Autorità portuale nell’incontro avvenuto quattro giorni fa con l’amministrazione comunale dove la stessa ci ha detto che sono state avviate le caratterizzazioni».
27/3/2024
La società di Sassari ha ottenuto il miglior punteggio tra le cinque imprese ammesse alla procedura, con un ribasso del 35,23 per cento sull’importo fissato a base d’asta, pari a 120 euro l’ora per navetta


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