Red
9 febbraio 2017
Microcitemico: interrogazione regionale sulle malattie rare
Il consigliere dei Riformatori sardi Michele Cossa ha presentato un´interrogazione con richiesta di risposta scritta sul funzionamento del Centro di riferimento regionale malattie rare nell´Ospedale Microcitemico del capoluogo
CAGLIARI - Il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa ha presentato un'interrogazione con richiesta di risposta scritta sul funzionamento del Centro di riferimento regionale malattie rare nell'Ospedale Microcitemico di Cagliari. Cossa chiede al presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru ed all'assessore dell'Igiene e Sanità Luigi Arru se siano a conoscenza della situazione del Centro, «se non ritengano di dover immediatamente intervenire presso la direzione del Presidio Ospedaliero per porre rimedio ad una situazione che crea disagi e disservizi ai pazienti sardi affetti da malattie rare; cosa intendano fare per garantire il rispetto dei Lea in Sardegna, anche attraverso il potenziamento del Centro di riferimento regionale».
Il consigliere parte dalla considerazione che «le malattie rare rappresentano una delle frontiere della sostenibilità del nostro sistema di welfare sanitario, perché necessitano di un'attività di diagnosi rapida e di presa in carico che risparmi al paziente penose pellegrinazioni e lunghi calvari diagnostici, accompagnandolo invece alla struttura sanitaria più adeguata per la gestione terapeutica delle malattia e per la prevenzione delle complicanze» e tiene conto del fatto «che il sistema di risposta alle esigenze delle malattie rare è di tipo reticolare e si fonda sui centri regionali di riferimento, che fungono da hub regionali, e devono provvedere alla presa in carico del paziente, sia nelle prime fasi di diagnosi e definizione del piano terapeutico, sia nelle successive». Inoltre, Cossa valuta come il Centro debba «promuovere l’orientamento dell’assistito nel sistema regionale e/o nazionale dei servizi sanitari e lo deve supporta nelle scelte assistenziali, mantenendo il coordinamento dell’intero processo di cura».
Il rappresentante dei Riformatori sottolinea come in questi giorni, «alcune pazienti sarde affette da visceroptosi hanno scritto una accorata lettera al ministro della Sanità Lorenzin, per lamentare il sostanziale stato di abbandono da parte delle strutture regionali, legato alla carenza e precarietà di risorse umane, tecnologiche ed economiche in cui versa il Centro di riferimento regionale sardo presso l'Ospedale Microcitemico di Cagliari». Cossa sostiene «che l'eventuale, cattivo funzionamento del centro regionale rischia di impedire che la risposta ai pazienti affetti da malattie rare sia adeguata rispetto alle esigenze di una sanità moderna, attenta alla garanzia della qualità e dell'appropriatezza». Il consigliere regionale conclude sottolineando come questa situazione di inadeguatezza rischi, di fatto, «di escludere i pazienti sardi affetti da malattie rare da una corretta fruizione dei Lea, ed in particolare dalla possibilità di sottoporsi ad accertamenti diagnostici mirati, anche extraregione».
Nella foto: il consigliere regionale Michele Cossa
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