M.V.
10 gennaio 2017
Capitale della Cultura 2018 A Roma il fascino di Alghero
«Alghero rappresenta la candidatura di un´intera Isola». Oggi a Roma presso il MiBACT il sindaco, l´assessore regionale alla Cultura e una nutrita delegazione presentano il dossier Cultura. C´è grande fiducia per una scommessa già vinta per l´Isola e la Riviera del corallo, tanto è stato l´interesse suscitato dalla città sarda
ALGHERO - Il fascino e il progetto per l'Alghero del 2018 sotto la lente del MiBACT. Mantova nel 2016, Pistoia nel 2017, Matera nel 2019 (capitale europea). Al via oggi (martedì) presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo le audizioni delle dieci finaliste per la Capitale Italiana della cultura del 2018. Tutti i riflettori nazionali sono puntati su Alghero, la perla del Mediterraneo, la prima città delle dieci finaliste a presentarsi a Roma davanti alla commissione che martedì 31 gennaio - alle ore 15 - proclamerà la vincitrice a cui verrà assegnato un contributo di 1 milione di euro e l'esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto dal vincolo del patto di stabilità. Alghero è un insieme di immagini e paesaggi inimitabili che si susseguono con crescente interesse, il verde dalla macchia mediterranea e il colore intenso del mare: un quadro naturale tra i più coinvolgenti nel Mediterraneo, su cui si specchia il caratteristico centro storico, ricco di storia, architettura, cultura e identità.
Tanti spunti oggetto del "dossier" che la nutrita delegazione capitanata dal sindaco presenterà alla giuria di esperti scelti dal Ministero. Un lavoro costruito con partners eccellenti: l'Università, la Camera di Commercio, l'Area Marina e il Parco regionale di Porto Conte, la Diocesi Alghero-Bosa, le associazioni nazionali delle città dell'Olio e del Vino, i comuni di Oliena, Orgosolo, Sorso e Ittiri. Con Mario Bruno saranno presenti a Roma l'assessore alla Cultura della Regione Autonoma della Sardegna Claudia Firino, la delegata alla Cultura e Turismo del Comune di Alghero Gabriella Esposito, il segretario generale dell'Ente Luca Canessa con i dirigenti dei settori Programmazione, Finanze e Bilancio, Salvatore Masia e Pietro Nurra, il presidente della Fondazione Meta, Paolo Sirena. Con loro i rappresentanti istituzionali della Fondazione di Sardegna Graziano Milia, Joan-Elies Adell della Generalitat de Catalunya e Filomena Cappiello, responsabile regionale dell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose.
Alghero Capitale Italiana della Cultura 2018 è più di un semplice progetto, che va oltre il titolo nazionale: C'è insieme un articolato programma di rigenerazione urbana e partecipazione che mira a rilanciare la destinazione rafforzando l'idea di comunità, cittadinanza e multiculturalità. Dalla riqualificazione dell'ex Cotonificio al Distretto della Creatività, passando per il Museo Archeologico della Città, la Biblioteca del Mediterraneo, il Teatro Civico, i rapporti con i Paesi Catalani e le relazioni più autentiche con quelli della Sardegna. E ancora tradizione, cultura, mare incontaminato, ambiente, enogastronomia: un mix vincente legato dalla lingua che ancora oggi si respira, si vive nei vicoli e nelle piazze della città vecchia, l'algherese. Nel "dossier" non mancano i grandi eventi sportivi, artistici e musicali che portano le celebri firme dello stilista Antonio Marras e del musicista Paolo Fresu, in grado di far vivere Alghero, ma soprattutto la Sardegna, oltre la stagione balneare. Ecco perché con orgoglio e convinzione il sindaco Mario Bruno ripete e precisa che «Alghero rappresenta la candidatura di un'intera Isola».
[la foto di copertina è di Marco Fiore]
|