Attilio Dedoni
29 novembre 2016
L'opinione di Attilio Dedoni
Su Sogeaal spezzare il legame tra politica e affari
L’arrivo di un’offerta per l’acquisto della Sogeaal che, in caso di accoglimento, metterebbe fine alla pietosa telenovela dei numerosi bandi andati deserti e delle decine di milioni di euro pubblici buttati, nel corso degli anni, per ripianare i debiti della società e salvarla dal fallimento, è da accogliere come una buona notizia, al netto delle preoccupazioni che tante volte ci siamo trovati ad esprimere per l’imbarazzante commistione tra politica e affari che investe il centrosinistra sardo e che getta più di un’ombra su questa e altre operazioni di privatizzazione cui stiamo assistendo nella legislatura in corso.
La vicinanza politica tra chi siede nel consiglio di amministrazione di F2i in rappresentanza della Fondazione di Sardegna e chi, nella giunta Pigliaru, si occupa di trasporti, è di dominio pubblico. Ciò solleva più di un dubbio sulla trasparenza dell’intera procedura che porterà alla cessione della quota di maggioranza della Sogeaal. E’ necessario capire come si è giunti alla presentazione dell’offerta, se ci sono state interlocuzioni tra la Giunta regionale e i privati interessati all’acquisto, se l’offerta è il risultato di una trattativa politico-finanziaria che non si esaurisce con la cessione di un pacchetto azionario e quali saranno le azioni future dell’esecutivo per il rilancio dello scalo, a partire dalla ripresa degli incentivi alle compagnie low-cost.
Fertilia è un osservato speciale: non ci dovrà essere, da parte della Giunta, un interessamento diverso da quello finora mostrato per gli altri quattro aeroporti sardi. E aspettiamo con curiosità l’imminente nomina al vertice dell’Autorità portuale unica della Sardegna. Tutto questo dimostra che il sistema non è in grado di autoregolarsi e che pertanto si deve intervenire con strumenti legislativi per spezzare il legame deleterio tra politica e affari. E’ necessario che il Consiglio regionale discuta quanto prima la proposta di legge nazionale presentata dai Riformatori, che vieta a chi ha ricoperto incarichi politici di sedere nei consigli di amministrazione di banche e fondazioni bancarie. Si tratta di una norma indispensabile per garantire trasparenza ed assenza di conflitto di interessi, che aiuterebbe lo stesso centrosinistra a togliersi da più di una situazione imbarazzante.
*il capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale
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