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M.V. 23 novembre 2016
Grandi eventi finanziati scivolone per Tedde
Cap d'Any e Setmana Santa godono di un finanziamento triennale (180mila euro), Sant Miquel annuale per il 2016 (40mila euro). Forse sarebbe potuto essere più sostanzioso il contributo della Regione ma negarlo espone il consigliere regionale Marco Tedde alle critiche del mondo politico. Ecco i documenti


ALGHERO - Capita quello che non ti aspetti dal consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde, sempre vigile circa le problematiche del territorio, tanto da incalzare con puntualità il governo regionale sulle numerose vertenze aperte non solo con la Riviera del Corallo. Almeno fino al «clamoroso scivolone» odierno, come lo ha definito senza voler «commentare di più» e affossare il colpo l'assessore comunale Esposito, parlando comunque di «inutile ricerca di fantomatici scoop così da inviare alla stampa notizie false e prive di ogni fondamento». Ecco i fatti documentati a cui è seguito anche un botta e risposta con l'assessore Morandi.

Nella giornata di martedì l'assessorato del Turismo pubblica il secondo elenco degli eventi pubblici di grande interesse turistico relative all’annualità 2016 (L.R. 21.4.1955 n. 7). Tra questi c'è il festival multimediale di Sant Miquel (40mila euro) [GUARDA IL DOCUMENTO], mentre il Cap d'Any e la Settimana Santa erano già rientrati nel finanziamento triennale (60mila euro all'anno) dal giugno scorso [LEGGI]. Un fatto non scontato e che nei mesi scorsi aveva avuto un'eco importante considerato che era dal 2007 (assessore Conoci) che il Comune tentava di inserire la Setmana Santa tra gli eventi religiosi meritevoli di contributo regionale [LEGGI LA LETTERA datata 2007].

Niente da fare. Per l'onorevole Tedde «la città di Alghero è fuori anche dalla graduatoria regionale dei contributi per manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico». Forse distratto, l'ex sindaco non apre il file relativo al cartello degli eventi culturali, così non scorge il contributo ammesso per il festival delle nuove tecnologie (dimenticandosi anche del primo intervento) e attacca tutti a testa bassa, Regione e Comune: «Non vogliamo pensare che ci sia una sorta di congiura di Pigliaru e degli assessori regionali contro questo territorio, ma troppi indizi vanno in questa direzione» sottolinea. E ancora: «Occorre capire quali sono le reali motivazioni e reagire di conseguenza, con grande determinazione. Il Governo regionale non può continuare a maltrattare in questo modo Alghero. E la reazione deve essere di tutta la politica, senza distinzione di casacche. Da parte di Forza Italia c’è assoluta disponibilità a contribuire alla giusta battaglia di Alghero per contrastare questi atti della Regione discriminatori e dannosi per le imprese e le famiglie algheresi».

Insomma un totale cortocircuito in Forza Italia che non può che far riflettere. Una scivolata difficile da giustificare, anche perchè molte delle recriminazioni che l'onorevole Tedde sottolinea per supportare la mai avvenuta esclusione di Alghero dai finanziamenti dei grandi eventi (è vero esattamente il contrario) sono effettivamente reali: il mancato sostegno della Giunta regionale al traffico aereo low cost; l’esclusione dall’Area di crisi industriale complessa; il declassamento in corso della sanità del territorio. Col rischio più che fondato che simili errori trasformino tutto in becera e strumentale contrapposizione politica fine a se stessa, perdendo totalmente l'unico vero obbiettivo che dovrebbe guidare chi ricopre ruoli istituzionali: il bene comune.

Nella foto: Marco Tedde con l'ex assessore Mario Conoci all'epoca dell'amministrazione comunale targata Forza Italia
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