Mariangela Pala
21 ottobre 2016
Clima e migrazioni: domenica convegno a Porto Torres
Disoccupazione, tensioni sociali e conseguenti migrazioni sono spesso legate ai crescenti fenomeni di siccità e desertificazione causati dai cambiamenti climatici: è il tema del dibattito, organizzato da Cgil sarda insieme a Legambiente e Arci, che si svolgerà domenica 23 ottobre a Porto Torres, nell’unica tappa italiana dell’Odissea delle Alternative
PORTO TORRES - Disoccupazione, tensioni sociali e conseguenti migrazioni sono spesso legate ai crescenti fenomeni di siccità e desertificazione causati dai cambiamenti climatici: è il tema del dibattito, organizzato da Cgil sarda insieme a Legambiente e Arci, che si svolgerà domenica 23 ottobre a Porto Torres, nell’unica tappa italiana dell’Odissea delle Alternative. Si tratta di una iniziativa lanciata dalla Coalizione per il clima e dalla Rete della pace - alla quale aderisce la Cgil - insieme a diverse associazioni spagnole, francesi e maghrebine, con l’obiettivo di stimolare un dibattito sui temi del clima, della giustizia sociale e delle migrazioni.
L’Odissea delle Alternative è un viaggio articolato in sei tappe raggiunte via mare con due imbarcazioni, dal 19 ottobre al 10 novembre: oltre che in Italia (unica tappa la Sardegna), i catamarani della Colazione per il clima e Rete della pace, partiti dalla Spagna, approderanno in Francia, Algeria, Tunisia, Marocco dove, a Marrakech, si svolgerà a novembre la ventiduesima Conferenza delle Nazioni unite sul cambiamento climatico (Cop22). A Porto Torres l’appuntamento è al Museo del Porto in via Bassu a partire dalle 16.
Dopo i saluti delle istituzioni e la presentazione dell’Odissea delle Alternative, ci sarà la proiezione del documentario "Mare chiuso", di Segre e, alle 17 e 45, la tavola rotonda sulle migrazioni nel Mediterraneo, sempre più influenzate dai cambiamenti climatici che modificano radicalmente economia, paesaggi e sviluppo dei luoghi in cui si verificano: «Anche attorno a questi fenomeni, che mostrano segni evidenti anche nel nostro Paese e in particolare nelle isole del Mediterraneo – evidenzia la Cgil - crescono la disoccupazione, le tensioni sociali e gli integralismi che spingono tante persone e popolazioni a cercare salvezza nelle migrazioni, scappando dai propri Paesi, anche a rischio della vita». Il programma prosegue, alle 19 e 30, con la "Parata migrante" a cura di Theatre en vol, in collaborazione con la cooperativa Ecoservice e l’associazione Jaama Dambè, e alle 20 e 15 con l’apericena multietnico.
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