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A.B. 16 settembre 2016
Dal Parco, le produzioni Bio per lo sviluppo d´impresa
Sviluppo d’impresa con l’agricoltura bio ad Alghero: protocollo d’intesa per un settore strategico. Lo scopo è quello di invertire la tendenza alla contrapposizione, creando finalmente un circolo virtuoso che dalle valenze naturalistiche tragga impulso per le produzioni agroalimentari di qualità


ALGHERO - Un piano per lo sviluppo dell’agricoltura bio, con un protocollo d’intesa per la realizzazione di un BioDistretto dei parchi per lo sviluppo per lo sviluppo economico. Comune di Alghero, Parco Naturale Regionale di Porto Conte, Copagri Sardegna, Asab Sardegna (Associazione Sarda per l’Agricoltura Biologica), Legambiente, Biocertifica–Icea Sardegna, danno vita all’unione determinante per sostenere un settore sempre più strategico dell'agricoltura, con un notevole trend di crescita, capace di generare economia e sviluppo nel territorio, a partire dalle aree parco dove spesso si registra una frattura tra attività di conservazione e tutela, da una parte, ed attività produttive ed economiche dall’altra.

Lo scopo è quello di invertire la tendenza alla contrapposizione, creando finalmente un circolo virtuoso che dalle valenze naturalistiche tragga impulso per le produzioni agroalimentari di qualità. Il protocollo di intesa è stato predisposto per la firma dagli assessori comunali Natacha Lampis e Raniero Selva. Il progetto si svolgerà in due fasi: la prima inizierà ufficialmente martedì 27 settembre, con l’incontro con le imprese per la condivisione dell’iniziativa e per la costituzione il Comitato Promotore del Gruppo Operativo BioDistretto dei Parchi in Sardegna, che deve definire, attraverso l’animazione territoriale e la sensibilizzazione degli agricoltori, gli elementi essenziali del progetto e la strategia operativa della seconda fase, con la quale si andrà a realizzare il progetto (studi di mercato e di fattibilità, assistenza tecnica, adeguamento dei disciplinari del marchio, certificazione, costituzione delle botteghe dei prodotti del Parco, promozione delle botteghe e dei prodotti bio del parco, realizzazione di eventi, attività di divulgazione dei risultati raggiunti, etc.).

«Il mercato del biologico è da anni in forte crescita e rappresenta una concreta opportunità di sviluppo per le nostre imprese agricole. Il nostro obbiettivo è quello di tradurre in economia le potenzialità ancora non compiutamente espresse dalla produzioni del Parco, sostenendo ogni forma di agevolazione che consenta di creare reddito e occupazione. Il progetto si inserisce infatti in un quadro più ampio di iniziative che l'Amministrazione ha varato da tempo per valorizzare il comparto agricolo», spiega l’assessore comunale alle Attività produttive Natacha Lampis. I vantaggi che ne deriveranno sono diversi, quindi. Dalla possibilità di valorizzare maggiormente i loro prodotti attraverso le botteghe ed il catalogo dei prodotti dei Parchi alla possibilità di tutelare la propria salute e le condizioni ambientali della propria azienda, all’accesso alla misura dei premi del primo pilastro Pac per il biologico (da 500 a 1200euro l'ettaro a seconda delle produzioni esistenti) e la partecipazione ai prossimi bandi del Piano di Sviluppo Rurale.

Nella foto: l'assessore comunale Natacha Lampis



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