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A.B. 27 agosto 2016
Acqua: consumi record in agosto
Richiesta estiva oltre le previsioni: +300percento nei centri costieri della Gallura. Potabilizzatori stagionali spinti oltre le loro potenzialità


OLBIA - «In inverno rubinetti chiusi, ad agosto consumi da grandi città. Il boom di presenze nelle località turistiche passa anche per il sovraccarico degli impianti di Abbanoa: potabilizzatori spinti al massimo per far fronte ad una richiesta di acqua cresciuta esponenzialmente in un periodo ridotto e reti di distribuzione spesso inadeguate a supportare il carico della distribuzione estiva. In passato, al rilascio delle licenze edilizie (ma ci sono anche zone sorte abusivamente e poi sanate) non seguiva l’adeguamento delle infrastrutture: a tubicini in plastica sufficienti per una decina di case sono state via via collegate intere lottizzazioni. E così, località con impianti appena sufficienti per qualche migliaia di persone si trovano tuttora a dover fare i conti con una popolazione decuplicata, che si concentra nello stesso periodo di tempo. Specialmente in agosto, l'aumento delle presenze ha un forte impatto sui consumi idrici e sul funzionamento delle reti e degli impianti, depurazione e scarichi fognari primi fra tutti, soprattutto nelle zone costiere dove uno sviluppo non programmato ha prodotto strutture del servizio idrico dimensionate per poche migliaia di abitanti che ne devono servire dieci volte tanto. Per questo siamo impegnati a pieno ritmo con tutto il personale dislocato nei territori, mobilitando tutte le risorse disponibili per garantire un servizio adeguato», ha dichiarato l'amministratore unico del gestore idrico Alessandro Ramazzotti.

Uno sforzo che viene intensificato a causa anche della siccità e delle alte temperature, che incidono sulla qualità delle acque in arrivo ai potabilizzatori, in alcuni casi non proprio ottimali o con presenza di alghe. Acqua poca e di pessima qualità negli invasi, che necessita quindi di trattamenti più spinti e controlli più frequenti. A Chia, i consumi sono passati da 4 a 30litri al secondo ed a Costa Rei da 5 a 30. In passato, entrambe le località turistiche erano soggette a forti restrizioni con interi villaggi spesso senz’acqua. Un'accurata pianificazione degli interventi e la sostituzione delle vecchie reti comunali hanno consentito di dire addio alle restrizioni e di far fronte all’aumento dei consumi. Stesso discorso per Cala Gonone, passata da 6,9litri al secondo in inverno ai 29,4 di questi giorni, come pure a Stintino, da 16 a 61,1. A Villasimius, dai 14litri invernali, ora arrivano 92litri. APorto Alabe ed a Santa Maria del Mare, da consumi pressoché pari a zero ora servono 6litri al secondo, mentre nella costa verde (Marina di Abus, Torre dei Corsari e Pistis) da appena di 2litri al secondo si è passati a 12.

Segnano quasi un più 300percento i consumi di tutta la zona costiera della Gallura (Costa Smeralda, Porto Rotondo, Palau, La Maddalena e Santa Teresa) con una media di 650litri al secondo rispetto ai 220 del periodo invernale. Gli interventi di efficientamento realizzati da Abbanoa al potabilizzatore dell’Agnata hanno consentito di evitare restrizioni nonostante l’aumento considerevole dei consumi. Notevole impegno anche nei centri abitati tutto l’anno, ma che hanno registrato un’impennata di consumi nel periodo estivo: Siniscola da 106,7 a 143,2, Tortolì da 38 a 66, Castelsardo da 22 a 48, Olbia da 190 a 270 ed Alghero da 369 a 468,5. Consumi raddoppiati a Posada (da 15 ad oltre 30litri al secondo), con la borgata marina di San Giovanni che da sola passa da 1 a 7litri al secondo. Ed è proprio tra l’Alta Baronia e la Bassa Gallura che lo sforzo è stato maggiore a causa di un deficit impressionante delle infrastrutture del servizio idrico integrato (Abbanoa ha di recente appaltato il nuovo acquedotto con un investimento di 22milioni di euro) sommato alla drastica riduzione della portata fornita dalla sorgente di Siniscola, che alimenta i centri vicini. Per integrare la disponibilità d’acqua e far fronte all’aumento esponenziale dei consumi, Abbanoa ha dovuto spingere al massimo tutti i potabilizzatori stagionali: spesso spenti durante l’inverno ed in sovraccarico in estate.

I potabilizzatori stanno quindi funzionando a pieno regime per far fronte all'aumento stagionale di consumo di acqua potabile (e degli scarichi fognari nel caso dei depuratori). Impianti come quello di Marfili, a Siniscola, stanno producendo 45litri al secondo rispetto ad una potenzialità nominale che sarebbe di appena 15litri al secondo, mentre quello di potabilizzatore di Fruncu ‘e Oche 82litri al secondo rispetto ad una potenzialità nominale di 50litri al secondo. Sovraccarico eccezione anche al potabilizzatore di Budoni centro (da una potenzialità di 50litri si è passati a spingere il processo fino a 95litri), e di Ottiolu (da 10 a 14). Stesso discorso per i potabilizzatori stagionali di San Teodoro, Lu Fraili (da 30 a 40) e La Runcina (da 20 a 35), e di San Giovanni a Posada (da 15 a 19). Numerosi anche gli interventi in corso, che vedono impegnati personale e squadre nei territori. Infatti, Abbanoa sta portando avanti una serie di piani di efficientamento delle reti idriche per limitare le dispersioni e garantire maggiore risorsa: ogni litro in più di acqua recuperata è un litro in più che arriva in una casa della Sardegna.


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