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A.B. 27 luglio 2016
Oristano: Art bonus per finanziare il recupero dei beni culturali
Il Comune lancia lo strumento attraverso il quale chiunque può partecipare alla valorizzazione dei beni culturali pubblici in cambio di un credito d´imposta del 65percento


ORISTANO - Il Comune di Oristano lancia l'Art Bonus, lo strumento attraverso il quale chiunque può partecipare alla valorizzazione dei beni culturali pubblici in cambio di un credito d'imposta del 65percento. Domani, giovedì 28 luglio, alle ore 19, nel giardino dell’Hospitalis Sancti Antoni, il sindaco Guido Tendas e l’assessore comunale alla Programmazione Giuseppina Uda presenteranno alla città l’iniziativa con cui il Comune intende recuperare tre tesori oristanesi: la Torre di San Cristoforo in Piazza Roma, la Torre di Portixedda ed il cimitero monumentale di San Pietro.

«Lo strumento dell'Art Bonus è un’occasione di crescita per la città – osservano Tendas ed Uda - Uno strumento utile per migliorare la qualità urbana e i simboli culturali della città e nel contempo premiare la generosità dei cittadini che vorranno finanziare con un credito d’imposta. L’esempio di Roma con il restauro del Colosseo da parte di Della Valle rappresenta un esempio illuminante sulla qualità dell’iniziativa». «L’Art bonus è stato introdotto dalla legge nazionale che detta disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo – aggiunge l’assessore - Si traduce in un regime fiscale agevolato di natura temporanea, sotto forma di credito di imposta, in favore delle persone fisiche e giuridiche che effettuano erogazioni liberali in denaro per interventi a favore della cultura e dello spettacolo. Possono beneficiare dell’Art bonus – conclude Uda - tutti i soggetti (persone fisiche, enti e imprese) che effettuano le erogazioni liberali a sostegno della cultura e dello spettacolo previste dalla norma».

Il credito d'imposta è riconosciuto per le donazioni a favore di interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica, per la realizzazione di nuove strutture, il restauro ed il potenziamento di quelle esistenti, di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo. Il progetto di restauro della Torre di San Cristoforo prevede, con una spesa di 155mila euro, lavori urgenti per la conservazione del monumento: la sostituzione degli impalcati, delle scale e dei parapetti, il rifacimento dell’abbaino in policarbonato e del coccio pesto negli spalti, la sostituzione dell’intonaco della scala, la creazione di una barriera antivolatile e il reintegro delle strutture murarie. Per il restauro della Torre di Portixedda, la spesa preventivata è di 19mila euro con cui finanziare il rifacimento del pavimento della terrazza, la manutenzione ordinaria dei travi, dei tavolati e dei pavimenti in legno, la manutenzione di tutte le aperture in legno. Per il cimitero monumentale di San Pietro, la spesa preventivata è di 56mila euro. Il progetto prevede il restauro conservativo di alcune statue e sculture funerarie di particolare pregio e interesse storico-architettonico e realizzate in materiali diversi (marmo, pietra, bronzo e metalli).


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