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Sassari NewsnotiziealgheroOpinioniPoliticaL´assessore indifendibile che pesa come un macigno
Marco Tedde 15 luglio 2016
L'opinione di Marco Tedde
L´assessore indifendibile che pesa come un macigno


Deiana che esulta per lo scampato pericolo del voto della mozione di sfiducia dimostra di essersi distratto durante la discussione in aula, dalla quale è emerso tutto l’imbarazzo del centrosinistra nel dovere difendere un assessore indifendibile. Interventi freddi e neanche tanto rituali quelli dei consiglieri del centrosinistra. Che a microfoni spenti ammettevano amaramente l’inadeguatezza dell’assessore dei trasporti. Fallimento della continuità territoriale sulle rotte minori, crollo del low cost, treni lumaca travestiti da treni veloci, direttive strategiche per la continuità territoriale coll'asfittico respiro di un anno hanno caratterizzato l’azione dell’assessore in questi due anni e mezzo.

E fra questi consiglieri del centrosinistra nessuno s’è schierato a difesa del suo doppio ruolo del luglio del 2011 di avvocato della Regione che assisteva la Sogeaal in una controversia contro la Regione stessa e difendeva la coerenza della legge 10 del 2010 col quadro normativo comunitario che oggi, invece, censura ed usa come pretesto per non sostenere il low cost e favorendo, nei fatti, Alitalia. L’imbarazzo nel centrosinistra si tagliava a fette. Insomma, il dibattito in aula ha consacrato Deiana come l’assessore che ha isolato la Sardegna ed è artefice della “caporetto dei trasporti sardi.

In questo scenario crediamo si siano distinti positivamente i consiglieri che fanno capo al gruppo soriano, che pur non votando la mozione di sfiducia hanno pesantemente censurato le politiche dei trasporti basate su attese lunghe due anni e mezzo. Crediamo che Pigliaru, al di là del risultato del voto legato a fattori esclusivamente numerici, debba comunque prendere serenamente atto del fallimento dell’assessore dei trasporti ed agire di conseguenza, magari anche ritagliandogli un ruolo e disegnandogli una poltrona in qualche altra istituzione. Ma per favore liberi la Sardegna da questo macigno posto sulla strada della libertà dei sardi e dello sviluppo economico e sociale dell’isola.


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