ALGHERO - Passano i mesi dalla stretta di mano tra Delrio, Pigliaru e O'Leary e ancora settimane tra quella di Mario Bruno e il CEO Ryanair a Dublino, con la conferma pubblica della volontà degli irlandesi di rimanere su Alghero e investire nel primo hub della Sardegna. Non arrivano però i fatti, tanto da Roma quanto da Cagliari. Soprattutto non si arriva a nessuna riduzione della tanto contestata tassa d'imbarco, recentemente aumentata dal Governo Renzi per coprire in gran parte la cassa-integrazione degli ex dipendenti Alitalia. Era questa la principale richiesta di Michael O'Leary, che chiedeva un atto formale entro metà giugno, così da programmare per tempo la winter 2016-2017 prevedendo un impegno a pieno regime, proprio come è stato dal 2009 ad oggi, sull'hub di Alghero. Il tutto osservando un colpevole immobilismo da parte dell'assessorato regionale ai Trasporti che, seppur quotidianamente sollecitato, ha preferito chiudere ogni formula di incentivo al low cost celandosi dietro una procedura d'infrazione che tarda a chiudersi.

Ritardi che Ryanair legge in modo inequivocabile e di conseguenza congela la base del Riviera del corallo [LEGGI]. Una sorta di limbo che precede la cancellazione definitiva: tecnicamente nessun aeromobile dormirà più ad Alghero a partire dal 1° novembre 2016, dove rimangono in calendario tre soli voli nazionali e nessuna tratta internazionale. Un disastro, sommato al fatto che la stessa Regione (ancora proprietaria di Sogeaal), nonostante lavori all'ingresso del fondo F2i nella compagine societaria [LEGGI], non prevede valide alternative agli irlandesi, lasciando il comparto economico con ricadute durissime in termini di presenze e fatturati. Quasi a tempo scaduto e dopo alcuni accorati appelli [LEGGI], proprio nella giornata odierna (giovedì) si riaccende un lumicino di speranza: nonostante mercoledì Ryanair abbia già presentato alle società di gestione il piano voli, le dichiarazioni del Ministro Delrio da Olbia lasciano aperto il dialogo. Assicura la riduzione dell'addizionale comunale entro l'estate e rilancia sulla possibilità di incentivare così il turismo [LEGGI].

Dichiarazioni a cui il sindaco di Alghero, Mario Bruno, rilancia con ferma durezza e rigira all'indirizzo di deputati, Regione, Sogeaal e lo stesso Governo, chiedendo loro, ognuno per le proprie competenze, il massimo dell'impegno per evitare il tracollo. «Non ci accontentiamo più di parole. Ogni giorno che passa è un danno incalcolabile. Per questo chiedo la determinazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, e assoluta velocità nel presentare l'emendamento al decreto sugli Enti Locali che prevede la riduzione di 2,50 euro sulle tasse d'imbarco» sottolinea. «Apprezzo la ferma volontà del Ministro, ma non basta. Vogliamo la stessa attenzione dai parlamentari sardi e dall'intero Governo, affinché possa essere approvato il più rapidamente possibile il testo di legge. Soprattutto loro conoscono più di altri il pesante ridimensionamento dello scalo di Alghero e il disastroso contraccolpo inferto all'economia turistica del nord Sardegna a causa del dimezzamento dei voli e dei passeggeri» precisa con fermezza Mario Bruno. «Nel frattempo però è essenziale che il Governo mantenga immediatamente i rapporti con Ryanair, al quale comunicare i passi compiuti e il cronoprogramma al fine di confermare operativa la base. Sogeaal faccia invece in tempi rapidi, supportata dalla Regione, una proposta concreta al vettore per i voli autunno-invernali» conclude il sindaco di Alghero.