ALGHERO - La stagione estiva ad Alghero non è iniziata nel migliore dei modi: l'invasione degli insetti, la sparizione dei turisti, le annose polemiche sui rifiuti, i tavolini e il decoro. Andando per ordine, quello degli insetti potrebbe sembrare il male minore ma, al contrario, sta diventando "una piaga" per i gestori dei locali. La quantità di mosche resta allarmante, sebbene non sia mancati i richiami a Sant'Anna. Se una parte della colpa è nel clima caldo-umido della Riviera, «l'altra è certamente causata dalla mancata disinfestazione» lamentano residenti e commercianti.

Quasi non fanno più notizie le segnalazioni sui rifiuti (ritirati in ritardo ma anche buttati in orari e luoghi non consoni), sui cassonetti maleodoranti, sull'arredo urbano non rispettato ma nemmeno sanzionato nonostante casi "eclatanti" nelle vie e piazze più prestigiose. Siamo alle solite: non c'è il rispetto delle regole e manca il controllo. Su pulizia e decoro si sta cercando di correre ai ripari nelle ultime settimane con affidamenti a ditte esterne, poichè gli addetti comunali non sono sufficienti, e non si può procedere con assunzioni avendo superato il tetto di spesa [LEGGI].

Ma c'è molto e troppo ancora da fare: basta attraversare la città da nord a sud, dalle borgate in centro, per rendersi conto che gli obiettivi prefissati dall'Amministrazione comunale sono molto lontani. Eppure non sono mancati gli introiti generati della tassa di soggiorno in vigore dal gennaio 2015: un milione e 200mila euro solo nel primo anno. «Soffriamo per un'estate in cui scontiamo la perdita di arrivi con Ryanair ma almeno ci mettano nelle condizioni di lavorare come si deve» è l'amaro sfogo di un ristoratore del centro storico, uno dei tanti a lamentarsi con il Quotidiano di Alghero per le quotidiane criticità della zona. Non ultima è quella dell'elettricità: per giorni l'illuminazione pubblica è mancata creando non pochi disagi ai cittadini e soprattutto alla attività commerciali.