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Mariangela Pala 17 maggio 2016
Asinara, Presidente Ader: «grazie ai sardi per l'aiuto ai prigionieri»
A Stintino e all´isola parco la visita del Presidente della Repubblica di Ungheria Janos Ader


PORTO TORRES - «Grazie ai sardi che un tempo aiutarono i prigionieri e a quelli che anche oggi non permettono di dimenticare gli orrori di allora, grazie a quelli che curano i cimiteri militari luoghi dei ricordi delle tragedie passate». Lo ha detto il Presidente della Repubblica ungherese durante l’inaugurazione della stele commemorativa installata sull’isola dell’Asinara, in prossimità della piccola cappella austro-ungarica di Cala Reale. «Quando commemoriamo le vittime delle marce della morte, dei lager e delle epidemie, dal numero inimmaginabile - ha aggiunto il Presidente dell’Ungheria Janos Ader - dobbiamo sempre tener presente che non dobbiamo mai dimenticare una sola cosa: che noi nipoti e pronipoti faremo di tutto perché simili tragedie non possano più ripetersi».

Janos Ader è arrivato questa mattina a Stintino accolto dal sindaco Antonio Diana e dai sindaci e loro rappresentanti della rete metropolitana, tra cui Nicola Sanna, sindaco di Sassari, e Sean Wheeler sindaco di Porto Torres. Ad attenderlo anche il sottosegretario di Stato alla difesa, Domenico Rossi il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, l'assessore degli Affari generali Gianmario Demuro, il prefetto di Sassari Giardina, alcuni rappresentanti del Governo magiaro e tutte le autorità civili e militari. La visita del Presidente della Repubblica di Ungheria si inserisce all’interno del progetto “commemorazioni di pace” che vede impegnati nella valorizzazione della memoria storica dell’isola dell’Asinara il Comune di Stintino, capofila dell’iniziativa, il Comune di Porto Torres, il Parco nazionale dell’Asinara e l’Università di Sassari.

La visita è iniziata con la cerimonia di inaugurazione della mostra storico scientifica “Vita e morte dei prigionieri austroungarici sull'isola dell'Asinara, una crisi umanitaria” allestita nel nuovo Museo della Tonnara. La mostra ricorda il dramma di circa 27 mila soldati dell'esercito austro-ungarico giunti in Sardegna, al termine di un lungo e tormentato ponte navale, con lo status di prigionieri. Molti di loro per la fame e le malattie non riuscirono a sopravvivere. «Abbiamo voluto portare avanti una ricerca storico-scientifica - ha detto il sindaco di Stintino Antonio Diana - per far conoscere cosa avvenne in quel periodo, tra il 1915 e il 1916, sull'isola dell'Asinara. Un episodio poco conosciuto quello che vide arrivare sull'isola oltre 27mila persone, tra profughi e prigionieri. Uomini per lo più malati che vennero su questo territorio. E questo fu il grande contributo di ospitalità che questa terra seppe dare. È vero, in 7mila persero la vita ma oltre 22mila riuscirono a tornare alle loro famiglie».

L’isola dell’Asinara in quel periodo fu, infatti, teatro di episodi dolorosi. La Sardegna non fu toccata direttamente dalla Grande Guerra ma ospitò uno degli episodi più tristi di quel periodo. Una vicenda che è ancora poco nota a molti e che si svolse tra Fornelli e Cala Reale sino all’estrema punta nord dell’isola, dove furono allestiti campi di profughi serbi e di prigionieri di guerra austro-ungarici. All’Asinara morirono a migliaia, decimati dalle malattie, e i loro resti riposano nell’ossario realizzato a Campu Perdu, nei pressi di Cala Reale.

Il sindaco stintinese Antonio Diana ha voluto presentare al Presidente Janos Ader un estratto della ricerca storica. «Siamo pronti a proseguire la ricerca con i vostri studiosi», è stato l'auspicio di Antonio Diana. «A nome del governo ungherese - gli ha risposto il Presidente magiaro - vi daremo tutto l'aiuto necessario. Porterò il messaggio all'Accademia delle Scienze perché i nostri studiosi affrontino questa ricerca».Dopo l’inaugurazione del monumento ai caduti ungheresi progettato dall'ingegnere Fortunato Schiaffino e realizzato dall'artista Giuseppe Sanna, sul Parco la visita è proseguita al cimitero italiano di Campo Faro, all'ossario di Campo Perdu quindi a Fornelli.
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