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S.A. 10 marzo 2016
Sassari: 250 volontari alla chiamata del sindaco
Un confronto, tra Ente e associazioni e tra gli stessi volontari, con proposte, spunti, o semplici racconti delle attività di ciascuno. All´appuntamento hanno partecipato una settantina di realtà


SASSARI - Il primo obiettivo prefissato dall'Amministrazione comunale di Sassari è stato raggiunto: circa 250 persone nell'incontro tenutosi mercoledì sera nella sala Segni del Quadrilatero. Un confronto, tra Ente e associazioni e tra gli stessi volontari, con proposte, spunti, o semplici racconti delle attività di ciascuno. All'appuntamento hanno partecipato una settantina di realtà, prevalentemente operanti nel campo del sociale e sanitario, ma non solo. «La sinergia tra Comune e mondo del volontariato - ha detto in apertura dei lavori il sindaco Nicola Sanna - ha dimostrato che, grazie al contributo delle associazioni e utilizzando al massimo tutte le risorse disponibili, si può riuscire a tamponare situazioni di disagio ma anche ad arricchire la vita della città con momenti di ilarità, culturali etc. Questo incontro oggi serve per organizzare insieme il futuro. E le eventuali critiche non ci spaventano, perché sappiamo che servono solo per migliorare. Ed è ciò che noi vogliamo».

Grazie alle schede compilate dai rappresentanti delle associazioni, sarà possibile elaborare un database e una mailing list che saranno pubblicate sul sito del Comune, in modo che tutti possano attingervi: «Ciò che vorremmo creare, partendo dall'incontro di oggi, è una rete, non solo socio-sanitaria, capace di rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini, con interventi efficaci – ha spiegato l'assessora alla Politiche sociali e Pari Opportunità, Monica Spanedda alle centinaia di presenti-. Dobbiamo cambiare la stessa concezione di assistenza: non deve essere più concepita come un costo, ma come un reddito». Non più un mero aiuto, dunque, ma un coinvolgimento attivo delle stesse persone che chiedono aiuti e sussidi.

Nell'idea dell'Amministrazione è necessario trovare percorsi in grado di valorizzare le potenzialità dei cittadini che chiedono assistenza: «Non basta più prendere per mano le persone – ha aggiunto l'assessora -. Dobbiamo far capire che tutti possono e devono partecipare allo sviluppo della società». «Sarebbe utile e importante – ha sottolineato il primo cittadino – puntare in particolare sul coinvolgimento delle nuove generazioni, i giovani, con le loro forze, il loro entusiasmo e allo stesso tempo la loro necessità di avere punti fermi nella crescita personale».

In questo senso un percorso possibile potrebbe essere quello presentato dal dirigente del settore Coesione sociale e pari Opportunità, Mario Mura: «Gli utenti potrebbero essere coinvolti nelle attività delle associazioni di volontariato, diventando così soggetti attivi. Sentirsi utili per la società, parte integrante di una struttura organizzata con obiettivi e regole gioverebbe anche alla propria dignità. Dall'altro canto, le associazioni potrebbero contare su forze nuove». L'Amministrazione comunale sta già portando avanti alcuni progetti su questa linea. Con l'I.T.I. (Intervento territoriale integrato) sono coinvolte anche associazioni di genitori del quartiere di san Donato per sviluppare percorsi di inclusione e integrazione sociale, costruendo reti collaborative tra cittadini e incentivandone la partecipazione attiva sul territorio.

L'incontro, a cui hanno partecipato anche la presidente del Consiglio comunale Esmeralda Ughi, quella della V commissione Carla Fundoni e i componenti della commissione comunale sulle disabilità, si è concluso dopo gli interventi dei rappresentanti delle associazioni, che hanno manifestato soddisfazione per l'organizzazione dell'evento, stupore per il gran numero di realtà presenti nel territorio e presentato proposte e richieste all'Amministrazione. Insieme al database e alla mailing list che stanno elaborando gli uffici del settore Coesione sociale e pari Opportunità, saranno pubblicati sul sito del Comune anche gli interventi delle autorità e la relazione del dirigente, in modo da favorire la trasparenza e permettere anche a chi non ha potuto partecipare di conoscere i contenuti trattati.

Nella foto: l'incontro tra i volontari e l'Amministrazione comunale


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