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Mariangela Pala 11 febbraio 2016
Guerra fredda in Consiglio: sindaco e maggioranza abbandonano l’aula
Il sindaco la giunta e i consiglieri della maggioranza pentastellata hanno raccattato le loro cose dai banchi e hanno abbandonato l’aula rifiutando il confronto con l’opposizione sul punto all’ordine del giorno relativo alla situazione politica venutasi a creare in seguito alle accuse gravi fatte alla maggioranza dalla consigliera Paola Conticelli


PORTO TORRES - Gelo nell’aula consiliare. Il sindaco Sean Wheeler, la giunta e i consiglieri della maggioranza pentastellata hanno raccattato le loro cose dai banchi e hanno abbandonato l’aula rifiutando il confronto con l’opposizione sul punto all’ordine del giorno, relativo alla situazione politica venutasi a creare in seguito alle accuse gravi fatte alla maggioranza dalla consigliera Paola Conticelli, dopo le sue dimissioni da capogruppo del M5s. Non una parola ma un vero e proprio “abuso di potere”, come è stato definito da molti esponenti della minoranza.

«Vorrei informare tutti i presenti che la consigliera Conticelli non parlerà più a nome del M5s di Porto Torres», ha dichiarato il nuovo capogruppo di maggioranza Samuela Falchi sottolineando che il Consiglio comunale è il luogo in cui devono essere portate all’attenzione dei consiglieri le proposte per la città, i documenti di programmazione e non questioni affrontate da un gruppo politico. «Il vostro obiettivo è quello di strumentalizzare la presa di posizione della consigliera Conticelli, che riteniamo già fuori dalla nostra maggioranza», ha aggiunto Falchi. Dichiarazioni che non hanno ammesso diritto di replica all’opposizione rimasta in aula, dove la discussione è continuata davanti ad un esecutivo assente dal giudizio, con le affermazioni della consigliera Conticelli dirette a difendere il proprio ruolo.

«Rigetto quello che ha detto il capogruppo Falchi, - replica Conticelli - resto consigliera del M5s nonché presidente della commissione politiche sociali e attendo notizie da altre parti per prendere le mie dovute decisioni». Aria tesa ma tanta voglia di parlare all’interno dell’aula dove sono piovute critiche al primo cittadino, «Con questo comportamento il sindaco ha dimostrato di non essere al’altezza di svolgere il proprio ruolo e dovrebbe dimettersi», aggiunge Conticelli che spiega «mi sono dimessa da capogruppo perché non sono un burattino ma sono un mediatore del gruppo come ho sempre dimostrato».

Secondo l’ex capogruppo non c’è stata la “rivoluzione” come è stato urlato in campagna elettorale ma solo la soluzione delle emergenze, la mancanza di programmazione e la confusione di ruoli in maggioranza hanno fatto il resto. Ancora una commissione Asinara mai convocata, attività produttive un incognita e il porto «questi i tre pilastri che potrebbero condurre la città ad un cambio di rotta», precisa Conticelli. Dai banchi dell’opposizione Luciano Mura «ritengo grave che l’esecutivo col sindaco in testa abbia abbandonato l’aula, una situazione mai vista, ma questo nasce dal fatto che in questa amministrazione si confonde il ruolo istituzionale con la politica del Movimento». Secondo Mura il sindaco rappresenta l’intera comunità e non soltanto il M5s e il suo ruolo non può essere condizionato dalle questioni interne del suo gruppo.

In discussione i metodi dell’attività amministrativa, denunciati dalla consigliera Conticelli, sui quali l’opposizione ha chiesto un dibattito. Un confronto politico non pervenuto, «un dissenso ed una visione assolutistica del potere per cui non ci possono essere consiglieri che si sostituiscono agli assessori, perché non si può essere controllati e controllori allo stesso tempo» afferma Mura. «In quello che è successo oggi c’è la complicità del presidente del Consiglio - accusa Alessandro Carta - perché mi deve spiegare come mai in un punto richiesto dall’opposizione e che ha come primo firmatario Mura lei ha dato la parola al consigliere di maggioranza Falchi, la quale dice che non è affar nostro quello che succede nel Movimento e poi giustifica quello che succede nel loro interno».

Sulla stessa linea il consigliere Davide Tellini, «Sta sparendo il confronto democratico, si sta in silenzio in Consiglio e dopo tre minuti lunghi comunicati sul web, vomitando contro le persone mentre qua si fanno i conigli a testa bassa e ci si nasconde sotto la sabbia come gli struzzi». Il consigliere Costantino Ligas solleva la questione delle minacce subite dalla Conticelli che se rispondono al vero «io credo che il contenuto di questa seduta debba essere messo all’attenzione delle autorità competenti». Soluzione condivisa dal consigliere Massimiliano Ledda «se intimidazioni ci sono state chiedo che questa registrazione venga consegnata ai Carabinieri».


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