A.B.
25 gennaio 2016
Lavoro senza barriere: se ne parla al Figari
Venerdì, il Liceo Artistico di Sassari organizza una conferenza con il patrocinio di Provincia, Comune, Asl, Confindustria e Camera di Commercio
SASSARI – Venerdì 29 gennaio, nell'Aula Magna dell'Università centrale, il Liceo Artistico F.Figari di Sassari, con il patrocinio di Provincia, Comune, Asl, Confindustria e Camera di Commercio organizza una conferenza intitolata “Lavoro senza barriere: arte e impresa etica come risposta all’integrazione lavorativa e sociale”. Protagonista della serata sarà Marco Bartoletti, imprenditore toscano presidente e proprietario di un gruppo di otto aziende che fa capo alla Bb Holding, società operante nel settore dell’alta moda dal 2000.
L’azienda, attraverso la lavorazione di vari metalli, produce griffe per i marchi più importanti dell’alta moda internazionale. Un'azienda che in dodici anni è passata da due a 240 dipendenti, un incremento dell'11900percento, e che nello stesso periodo ha accresciuto il suo fatturato in misura quasi pari (+10964percento), da 700milioni di lire a 40milioni di euro. «Ciò che riteniamo importante – spiegano gli organizzatori - non sono i fatturati, sicuramente molto proficui, ma il fatto che il signor Bartoletti riserva una corsia preferenziale, nelle nuove assunzioni, ai malati di tumore, agli autistici, ai disabili psichici e agli ex tossicodipendenti e che una parte del bilancio serve a finanziare ricerche scientifiche sulla sindrome di Duchenne, una rara forma di distrofia muscolare. Insomma, l’idea di una conferenza che mette assieme l’impresa, le associazioni e l’arte come risorsa per la riabilitazione di molti soggetti svantaggiati, nasce dalla convinzione che “la disabilità sia una risorsa, una ricchezza che dà valore aggiunto al rapporto tra il cosiddetto normodotato e il diversamente abile, se ne avvantaggiano creatività nel trovare soluzioni e percorsi alternativi, passione nella forte determinazione e motivazione che spinge i soggetti svantaggiati nell’affrontare tali esperienze”». La disabilità nasconde facoltà spesso sconosciute a noi normodotati che occorre saper riconoscere e valorizzare.
Perché è il Liceo artistico ad organizzare una tale conferenza? «Perché riteniamo che l'uso dei materiali artistici si fonda sul presupposto che il processo creativo messo in atto nel fare arteproduce benessere, salute e migliora la qualità della vita. Attraverso l'espressione artistica è possibile incrementare la consapevolezza di sé, fronteggiare situazioni di difficoltà e stress, esperienze traumatiche, migliorare le abilità cognitive e godere del piacere che la creatività artistica, porta con sé. L’idea di mettere sul campo le conoscenze apprese in un’azienda dona maggiore dignità all’apprendimento, alle proprie abilità e competenze e una maggiore opportunità di crescita personale e lavorativa», concludono.
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